Acquistare un potabilizzatore per attingere l’acqua alla diga Sabetta sul Bussento. E’ questa la soluzione più concreta prospettata nel corso dell’incontro tenutosi a Caselle in Pittari venerdì pomeriggio sulla grave carenza idrica in corso nel Golfo di Policastro. I paesi di Ispani capoluogo, San Cristoforo, Santa Marina capoluogo, Caselle e Sicilì sono con i rubinetti a secco già da un mese e secondo la comunicazione di Consac questa è una situazione che continuerà a tempo indeterminato e potrà al massimo peggiorare, viste le condizioni delle sorgenti di Sanza che hanno garantito fino ad ora l’approvvigionamento. E al momento in alcune località già dalle 13 viene a mancare l’acqua. Di qui la mobilitazione delle amministrazioni comunali che venerdì si sono incontrate con la Consac per cercare di arginare il fenomeno, almeno nel lungo periodo. E la soluzione di sfruttare l’acqua della diga sembra al momento quella più veloce da realizzare, sebbene non possa alleviare i disagi nell’immediato, perché i tempi richiesti sono comunque lunghi. La settimana prossima però dovrebbe aversi un incontro con l’amministratore che gestisce la diga per vedere se la soluzione si può ancora più concretizzare. Poi la Regione Campania, che pare abbia già dato la sua disponibilità, dovrebbe finanziare l’acquisto del potabilizzatore. L’altra soluzione avanzata, che però avrebbe bisogno di tempi ancora più lunghi , è quella di costruire un nuovo e più profondo pozzo a Sanza sul Cervati, ma in questo caso bisognerà chiedere anche l’autorizzazione al Parco. Per il momento dunque ci si è concentrati sulla prima ipotesi, mentre per l’immediato il presidente di Consac Gennaro Maione si è impegnato, se necessario, ad intervenire con delle autobotti nei paesi colpiti dalla carenza idrica per rifornire con interventi a chiamata quelli che ne hanno più bisogno. In questi paesi infatti si va avanti grazie alla presenza di serbatoi pubblici o privati che accumulano l’acqua per i periodi di magra, ma i disagi non mancano. E probabilmente resteranno anche per tutto agosto. Solo quando terminerà il caldo inteso e anche il periodo di massima affluenza turistica, si potrà tirare un sospiro di sollievo, anche perché saranno trascorsi pure i tempi necessari a concretizzare l’ipotesi del potabilizzatore.
Daria Scarpitta