La crisi idrica di Santa Marina rischia di finire in un’aula di Tribunale. La Procura della Repubblica di Lagonegro ha disposto un’accurata indagine sui fatti che si sono consumati negli ultimi due mesi sul territorio comunale per far fronte alle continue e lunghe sospensioni del servizio idrico. Il caso è stato affidato alla Compagnia dei Carabinieri di Sapri alla quale sono state date precise indicazioni sui controlli da eseguire per tentare di arrivare alla verità dei fatti. Un’indagine sollecitata il 28 agosto scorso dal Presidente di Consac Gennaro Maione dopo aver scoperto che il Comune aveva immesso abusivamente nella sua rete idrica acqua proveniente da un pozzo privato attraverso un serbatoio, di proprietà della stessa società, reso inaccessibile al personale della Consac con il cambio di lucchetto. Venerdì primo settembre ha depositato in Procura la sua contro denuncia in cui illustra tutte le vicende che si sono alternate da maggio ad oggi sul suo territorio comunale. Dalla crisi idrica annunciata da Consac, ai disagi vissuti da cittadini e turisti per la mancata erogazione dell’acqua anche per intere giornate fino ad arrivare a giustificare le ragioni dell’ordinanza sindacale con cui ha adottato provvedimenti di somma urgenza per la gestione dell’emergenza idrica. “ In virtù di tale ordinanza – spiega Fortunato nella denuncia – ho disposto le necessarie opere per la trivellazione di pozzi artesiani per il reperimento di falde acquifere e la conseguente immissione in rete, con successo, delle risorse idropotabili rinvenute” . Insomma il sindaco nel suo dettagliato esposto da una sua chiara giustificazione agli atti da lui compiuti per ridare l’acqua al suo paese. “ Ad oggi – dice – nelle case del capoluogo è tornata l’acqua, ma non grazie alla Consac. Per questo chiediamo che si chiarisca l’aspetto giuridico” . Fatto sta che la risorsa idrica è tornata nelle case venerdì sera e nella tarda mattinata di ieri è andata di nuovo via. L’inchiesta avviata dalla Procura dovrà servire a capire se quanto compiuto dal sindaco è legittimo e se ci sono responsabilità da parte di Consac. Gli accertamenti giudiziari sono iniziati. Per lunedì mattina è fissato il sopralluogo dell’Asl per verificare la qualità dell’acqua immessa dal Comune nella rete idrica. Una vicenda infuocata in cui le vere vittime sono i cittadini. Ma martedì l’emergenza dovrebbe veramente finire con la messa in funzione del nuovo impianto realizzato da Consac.
ANTONIETTA NICODEMO