Nessuna novità per la riapertura della SS18 a Maratea dopo l’interdizione al traffico seguita ad una caduta massi avvenuta il 19 settembre, nel punto in cui quest’estate si verificò un consistente incendio. Si è ancora in attesa dei sopralluoghi tecnici necessari a definire la sicurezza dell’area e il possibile ripristino della circolazione. Intanto, però, è alta l’attenzione sul costone roccioso che sovrasta uno dei tratti più suggestivi e più pericolosi dell’arteria nel tratto Sapri-Maratea. E questo perché, prima di tutto ciò, venerdì scorso, il 15 settembre, si sono staccati dei massi in un altro punto, in territorio saprese. Questa volta è stato meno evidente perché, anziché finire sulla carreggiata della SS18, sono rovinati sul sentiero Apprezzami l’asino che scorre più in basso, dopo aver urtato il guard-rail. Ma le dimensioni consistenti dei massi e il rischio significato dal crollo, l’ennesimo su quel tratto della Statale, sono agghiaccianti. La segnalazione ha viaggiato via social con alcuni cittadini che hanno pubblicato delle foto in merito. Il gruppo Sapridemocratica ha ripreso tale nota e scritto al sindaco denunciando la “grave omissione nella mancata verifica da parte di Anas e delle Autorità competenti per i massi caduti nei giorni scorsi nel tratto del Comune di Sapri. La segnalazione – si legge nella missiva – indicava una grave situazione di pericolo (…). Recandoci sul posto abbiamo potuto accertare l’effettivo pericolo creato dal distacco di grossi massi dal colle sovrastante che hanno interessato la SS18 per fermare la loro corsa sul sentiero. Riteniamo doveroso – conclude nella lettera Sapridemocratica – segnalare alle autorità competenti quanto accertato per consentire che l’area venga verificata e messa in sicurezza a tutela dell’incolumità degli utenti della strada e del sentiero”.
DARIA SCARPITTA