Sei mandati d’arresto, tre ordinanze per l’obbligo di firma e venti persone denunciate a piede libero. Nel Golfo di Policastro è stata spezzata un’altra micro-rete criminale costruita per spacciare droga in più piazze del basso salernitano. All’alba di ieri i Carabinieri della Compagnia di Sapri hanno eseguito i provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta del Procuratore Capo Antonio Ricci. Nel carcere vallese sono fini: Alessandro Petrone 37 anni di Ascea, Andrea Fiore 28 anni di Lentiscosa e tre giovani di San Giovanni a Piro, Francesco D’Angelo di 21 anni, Felice Paradiso 32 anni e il ventitreenne Alessio Magliano. Di San Giovanni a Piro sono anche i tre indagati per i quali il Gip ha disposto la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, Lucia Cetrangolo di 24 anni, Walter Magliano di 25 e il trentaduenne Saverio Vita. Il carcere è stato disposto anche per un marocchino senza fissa dimora, ma non è stato ancora catturato. A tutti e nove è stato contestato, a vario titolo, il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, del tipo hashish e marijuana. Sulle venti persone denunciate a piede libero sono in corso ulteriori accertamenti per verificare l’eventuale ruolo che potrebbero avere avuto all’interno della rete appena smantellata.” Il punto di riferimento di tutti gli indagati – ha spiegato il Capitano Michele Zitiello in conferenza stampa – era Andrea Fiore. Era una persone con una buona esperienza e conoscenze nel mercato dello spaccio di stupefacenti. Dettava i tempi e suggeriva i metodi per eludere i controlli. Per noi è un buon risultato perché abbiamo smontato una rete che era arrivata a rifornire anche minorenni”. Le indagini si sono svolte da marzo a settembre 2016 e sono scattate nell’ambito di ordinari controlli antidroga dei Carabinieri di San Giovanni a Piro, diretti dal maresciallo Ricotta, sul territorio di competenza, in particolare alla frazione Scario. Le persone arrestate sono tutte nuove alla Giustizia che, però, le teneva sotto controllo da tempo. “ Le indagini – ha precisato il Sostituto Procuratore Itri – sono state condotte attraverso pedinamenti, controlli su strada, sequestri e intercettazioni telefoniche”, dalle quali vengono fuori anche gli appellativi con i quali gli indagati erano soliti identificarsi. Tutti si approvvigionavano dello stupefacente nell’hinterland salernitano e nel Nord della Calabria, per i consigli su come muoversi sul territorio per la vendita al dettaglio si rivolgevano allo spacciatore di Lentiscosa. Nel corso dell’operazione sono stati eseguiti sei arresti in flagranza di reato e posti sottosequestro 300 grammi di hashish e 100 di marijuana. “ Gli indagati inizialmente erano assuntori, poi sono diventati pusher, perché – ha evidenziato il Procuratore – questo è il modo più semplice per procurarsi la dose e gli stessi spacciatori sanno che possono avvalersi di queste persone, ripagandoli con una quantità di droga sufficiente per soddisfare la loro tossicodipendenza. Credo che sia importante avviare un percorso di prevenzione nelle scuole e sensibilizzare per i genitori “ .
ANTONIETTA NICODEMO
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