S’infittisce il giallo del masso caduto sulla Ss18. L’arteria da ieri risulta chiusa al traffico all’altezza di Aquafredda ma non è stata ancora rinvenuta la pietra o il materiale che si presume soltanto sia venuto giù dal costone roccioso, facendo sganciare la rete paramassi, motivo per il quale l’Anas ha deciso di assumere il provvedimento. Né si vede ancora la fine dei disagi per gli abitanti di Maratea e per i comuni limitrofi, in quanto la data di riapertura è ancora di là dall’essere decisa. A rallentare i tempi è il dilemma sulla competenza. “ Prima di aggiustare la rete – ha detto stizzito il sindaco Domenico Cipolla – l’Anas sta valutando a chi spetti la responsabilità di agire tra la Regione Basilicata e l’Ente stesso. E intanto due comunità sono isolate. Non era mai successa prima una situazione del genere. Ora si interdice al traffico l’arteria una volta al mese. Che le mettono a fare allora le reti, se ogni volta anche solo per ripararle chiudono la strada?”. Il primo cittadino di Maratea senza peli sulla lingua mette sotto accusa l’intero sistema che finisce per incartarsi sullo scarica-barile compiuto per il timore di assumersi patate bollenti. “ La gestione delle emergenze su questo tratto della SS18- ha detto- è la prova di come il susseguirsi di avvisi ingeneri poi la corsa da parte degli enti coinvolti al mettersi al riparo da ogni rischio lasciando ai soli sindaci l’onere di assumersi tutte le responsabilità.” E con le sue parole il primo cittadino finisce per spiegare anche quello che è accaduto lunedì a Sapri, Vibonati e Torraca dove le scuole sono state chiuse alla prima pioggia a causa dell’allerta meteo diramata dalla Protezione civile regionale. “Non è assolutamente più tollerabile – prosegue Cipolla- ricevere, quasi ogni giorno, bollettini di allerta meteo. I sindaci , presi dalla paura magari arrivano ad emettere provvedimenti che poi si rivelano inutili, superflui e spesso onerosi. Stando alle allerte che mi giungono quotidianamente, avrei dovuto chiudere le scuole per centinaia di giorni all’anno.”“Credo – conclude il Sindaco di Maratea – che sia arrivato il momento di sederci tutti attorno ad un tavolo e di ridiscutere l’intero sistema perché si rischia che poi di fronte all’allerta reale senza nessuno si attivi. A ciò si aggiunga che sulla S.S. 18, da anni ormai, si interviene in emergenza senza alcun piano di gestione. Va predisposto un serio monitoraggio delle barriere con una capacità d’intervento immediata per la loro riparazione evitando così che “due gocce d’acqua” paralizzino i cittadini e pendolari”.
Daria Scarpitta