Nel Cilento è ripresa l’azione di lotta contro gli eventuali tagli alla Sanità pubblica. I primi a muoversi in tal senso sono stati sindaci del Distretto di Vallo della Lucania che hanno già tenuto un incontro in regione durante il quale hanno rappresentato tutti i disagi che si continuano a vivere all’interno dell’ospedale San Luca a causa della carenza di personale e apparecchiature adeguate. Molte sono obsolete e datate. Dal Palazzo santa Lucia hanno ottenuto garanzie sul futuro del presidio e sul rispetto di quanto previsto dall’atto aziendale. Nel Golfo di Policastro nell’ultimo periodo a porre in evidenza i rischi che corre la sanità pubblica ed in particolare l’ospedale di Sapri sono stati Cittadinanzattiva e Sapridemocratica che hanno sollecitato politici e amministratori a fare un passo in avanti rispetto a questo nuovo stato di emergenze che si sta creando attorno il presidio dell’Immacolata. Ieri la lettera del sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato al presidente della regione Campania Vincenzo De Luca al direttore generale dell’Asl Antonio Giordano con cui il primo cittadino chiede garanzie non solo per l’ospedale saprese ma per tutti i nosocomi del cilento e del vallo di diano . “ Il nostro comune – scrive Fortunato – intende intraprendere ogni iniziativa per la difesa del diritto alla salute e della dignità dei propri cittadini, non precludendo anche azioni in ambito giudiziario volti al mantenimento degli standard di livello raggiunti dalle strutture pubbliche a sud di Salerno . Per questo motivo – conclude – chiedo che qualora si intendano perseguire obiettivi di depauperamento delle strutture ospedaliere e di pronto soccorso pubblici presenti nel Cilento , Alburni, Vallo di Diano e Golfo di Policastro, che vengano ad horas ridefiniti gli assetti del nuovo atto aziendale della Asl nella misura in cui volgano verso la salvaguardia ed il potenziamento delle stesse e non verso la loro lena chiusura “ .
Antonietta Nicodemo