C’è attesa a Castellabate per l’arrivo martedì 5 dicembre del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Parteciperà alla firma del protocollo d’intesa che sancisce il recupero del Castelsandra, l’hotel di San Marco di Castellabate finito nelle mani del clan Nuvoletta e al centro di una serie di opere di speculazione edilizia, fino a quando, negli anni ’90, non venne sequestrato e divenne un bene confiscato alla camorra gestito dal Comune di Castellabate. Dopo svariate peripezie, ad oggi le villette abusive del complesso turistico sono state abbattute e, dopo un lungo iter, i lavori di sgombero dell’area sono stati completati. L’arrivo del Ministro darà il via alla cerimonia che intende sottolineare – fanno sapere dal Comune – “la restituzione delle aree dopo l’eliminazione delle opere costruite abusivamente”. Alle ore 15 è prevista la visita all’interno del parco, dove verrà visionato anche il corpo principale, l’ albergo di lusso sorto in una delle aree più belle della costa cilentana. Alle 16 ci si sposterà a Villa Matarazzo a Santa Maria, per un convegno e per la firma ufficiale del Protocollo d’Intesa tra Comune di Castellabate, Parco Nazionale del Cilento e Soprintendenza, che definisce in sinergia gli indirizzi per il recupero del complesso sottratto alla criminalità organizzata.«Restituire alla comunità l’area e parlare insieme al Parco Nazionale del Cilento e alla Soprintendenza, della volontà comune di trasformare questo bene in una risorsa per il territorio, rappresenta un esempio positivo di sinergia tra gli Enti» ha detto il sindaco Costabile Spinelli. «Il recupero del paesaggio inteso come bene comune, ci impone di agire, perché una tale situazione ferisce un territorio tutelato e protetto come questo», gli ha fatto eco il Presidente Tommaso Pellegrino. Ma intanto si fa sentire, fuori dal coro, la voce dell’ex numero uno del Parco Giuseppe Tarallo che lancia un grido d’allarme. “Le istituzioni non commettano questo madornale,clamoroso egrave errore a cui li sta inducendo,irresponsabilmente e colpevolmente, il sindaco di Castellabate!” Secondo Tarallo, parlare di” immobili esistenti e regolarmente assentiti”, in merito alla struttura alberghiera, è un falso. Il Castelsandra sarebbe un’opera abusiva, un ecomostro e, come tale, andrebbe abbattuto, demolito completamente e non recuperato”. Tarallo ha chiesto di poter parlare nel corso del convengo che si terrà domani. Intanto, ha fatto sapere di voler segnalare la situazione all’Antimafia di Salerno. Da ieri ha iniziato anche lo sciopero della fame. “Il Castelsandra- ha detto- è una questione troppo grande per essere trascurata “.
Daria Scarpitta