L’estate è finita da tempo ma non il braccio di ferro tra il Comune di Santa Marina e la Consac. Nei giorni scorsi il sindaco Giovanni Fortunato aveva annunciato una class action contro la società di Vallo della Lucania perché, nonostante S. Marina avesse sofferto una grave crisi idrica durante i mesi estivi, le bollette inerenti quel periodo erano arrivate puntuali e senza alcuno sconto , oggi è arrivata secca la replica dell’ente che punta il dito contro il primo cittadino e squarcia il velo sullo stato delle tubature nel Comune santamarinese dove la perdita di acqua lungo il percorso cittadino arriverebbe fino al 53%. Ma andiamo con ordine. Il sindaco Fortunato ha dato seguito ad una raccolta di firme effettuata qualche mese fa tra i suoi concittadini per chiedere a Consac il risparmio in bolletta . “Sosterremo in maniera gratuita, un’azione legale collettiva – aveva dichiarato – volta al riconoscimento, nelle opportuni sedi, dei diritti lesi e del danno subito dalle centinaia famiglie che, per svariati mesi, a causa della cattiva gestione della crisi idrica da parte dell’Ente responsabile, si sono viste private di un servizio minimo essenziale. Il Comune, inoltre, si costituirà, in ogni caso, parte civile nella causa di risarcimento dei danni subiti e per l’immagine lesa a causa dei disservizi creati”. La replica del presidente della società che gestisce il servizio idrico non si è fatta attendere. “La Class Action – ha detto Gennaro Maione – andrebbe condotta da parte dei cittadini a carico del Comune che, come proprietario della rete, è l’unico soggetto legittimato ad intervenire per sostituire la fatiscente rete interna dove le perdite ammontano a circa il 53% .Più della metà dell’acqua che Consac ha fornito la scorsa estate al Comune di Santa Marina si è dispersa a causa delle perdite esistenti sulla rete comunale, sulla quale nulla ci risulta abbia fatto il Sindaco negli ultimi decenni lasciando che tale importante e primaria infrastruttura subisse il degrado dovuto alla sua vetustà.” Maione respinge ogni colpa e attribuisce invece duplice responsabilità amministrativa dell’attuale primo cittadino. “ Alla responsabilità di Sindaco – continua il presidente- che non ha effettuato alcun intervento sulla rete comunale, si aggiunge la responsabilità di chi, nella veste di consigliere regionale, non ha ottenuto nessun finanziamento per i progetti che negli anni Consac ha presentato alla Regione Campania e che interessano tutta l’area cilentana.”
Daria Scarpitta