La storia del Buon Pastore è stata dolcemente raccontata dagli alunni della scuola media dell’Istituto Santa Croce di Sapri. Un racconto disegnato dai ragazzi attraverso l’utilizzo delle varie tecniche imparate tra i banchi di scuola, sotto la guida della professoressa Eva De Felice. Il progetto è iniziato con una visita alla struttura durante la quale gli alunni hanno fotografato scorci, opere architettoniche e arredi risalenti all’inizio del ‘900 . In classe hanno poi disegnato ciò che avevano immortalato con gli scatti. Un lavoro che ha mostrato le capacità artistiche di ognuno di loro ed ha consentito di produrre un volume che sintetizza le origini della Casa del Buon Pastore a partire dagli anni in cui fu costruita per volontà di Giuseppe Cesarino, noto benefattore di Sapri che donò l’edificio al Comune per l’accoglienza di poveri e ammalati. Oggi è una casa per anziani gestita come sempre dalle Elisabettine . Un lavoro didattico che ha dotato la Città di documento utile per tramandare la storia del Buon Pastore, un edificio simbolo di Sapri. “ La finalità di questo studio – ha sottolineato la professoressa De Felice – è nell’immediato, quella di acquisire l’orgoglio di possedere nel nostro Comune una vera opera d’arte da curare e preservare anche per le generazioni future come esempio di ingegno e creatività artistica. “ Il lavoro degli alunni della scuola media Santa Croce, che mi onoro di dirigere – ha detto la Preside Paola Migaldi – non ha pretesa di completezza ma intende restituire ai lettori e cultori di storia locale il patrimonio architettonico e il significato di umanità che il poderoso edificio racchiude “ . Il volume “ Benvenuto nella Casa del Buon Pastore “ è stato presentato presso la biblioteca comunale, dove è possibile prenderne visione.
Caterina Guzzo