E’ stata un’embolia polmonare a causare la morte dell’ex maresciallo dei Carabinieri originario di Camerota, Pompeo Scarpitta. L’autopsia compiuta dal medico legale Adamo Maiese ha già permesso di chiarire alcuni aspetti di questo caso sospetto. Un trombo presumibilmente partito proprio da quella gamba destra, dove l’81enne accusava dolori e gonfiori, avrebbe portato poi al decesso. Ora si attendono le ulteriori risultanze delle indagini e degli esami commissionati anche perché va chiarita soprattutto la tempistica e le modalità di intervento sul paziente per individuare eventuali responsabilità. Nel registro degli indagati, infatti, figurano 5 medici, non solo dell’Ospedale San Luca di Vallo, dove Scarpitta è morto, ma anche il medico curante e quello della guardia medica a cui i familiari dell’uomo si sono rivolti per intervenire sulle sue condizioni. Scarpitta infatti all’ospedale di Vallo è arrivato nel pomeriggio dello scorso sabato, con febbre alta e dolori alla gamba destra gonfia, che accusava già da qualche giorno quando appunto si era rivolto ad altri medici. Dopo una serie di accertamenti in ospedale, era stato ricoverato nel reparto di malattie infettive. Nella notte il peggioramento delle sue condizioni fino al decesso avvenuto domenica alle 6 del mattino.
Daria Scarpitta