Il prossimo 20 giugno si costituirà parte civile Veronica, la 22enne di Teggiano, vittima per 4 anni di sevizie e maltrattamenti compiuti dal compagno della madre che la teneva segregata in casa. In quella stessa data nel corso dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Lagonegro si dovrà decidere del rinvio a giudizio dell’uomo, Salvatore Bifolco, 45enne di Napoli ma residente a Sapri, con un passato di truffe, furti agli anziani e rapine e della compagna, la madre di Veronica,la 46enne Giuseppina Galdi, originaria di Baronissi. Il primo è accusato di sequestro di persona e lesioni gravissime, la seconda di omissione di soccorso, entrambi di maltrattamenti familiari aggravati . Tutto è iniziato nel 2011 quando la madre di Veronica decise di lasciare il padre e seguire il nuovo compagno, portandosi dietro la figlia. Per Veronica iniziarono le angherie. Nei vari luoghi dove visse con i due, da Pozzuoli a Maratea, venne picchiata a sangue da Bifolco, riportando fratture alla mandibola e al setto nasale , perdita della vista da un occhio, un orecchio sfigurato e il labbro sfregiato, venne sottoposta a docce bollenti delle cui ustioni porta ancora le cicatrici, costretta a restare chiusa in una stanza di giorno e a non dormire di notte, quando era riposava seduta sul water o a terra nell’acqua buttata appositamente sul pavimento da Bifolco. Tutto questo dinanzi alla madre che in tutti e 4 gli anni di questa vita non è mai intervenuta per liberarla, difenderla o aiutarla. L’incubo terminò nel 2016 quando Bifolco durante un permesso premio dal carcere, dove era rinchiuso per delle rapine, evase, portando con sé la compagna. Finalmente sola, Veronica trovò la forza di chiamare il 112 e rintracciare il padre. Da lì è partita la sua denuncia e l’avvio della vicenda giudiziaria nei confronti di Bifolco, attualmente in carcere a Poggioreale per l’evasione compiuta, e della madre, tornata a Baronissi. Veronica oggi vive assieme con il fratello e suo padre a Teggiano.” Tutte queste violenze si sarebbero potute evitare – ha detto il suo legale Renivaldo Lagreca- il padre di Veronica nel 2012 presentò un’istanza al Tribunale dei Minori perché la figlia era stata tolta da scuola e perché non riusciva a vederla. A questa seguirono altre denunce, una anche di scomparsa. Se si fosse fatto qualcosa all’epoca molte di queste sevizie le sarebbero state risparmiate.”
Daria Scarpitta