Sala Consilina approva in consiglio comunale la riduzione della Tari per il 2018 . Il ruolo per le utenze domestiche in questo nuovo anno diminuirà di una quota variabile tra il 5 e l’8% a seconda dei componenti del nucleo familiare. Per le utenze non domestiche, invece, – hanno fatto sapere dall’amministrazione Cavallone – “la Tari si allineerà alle quote praticate già negli anni scorsi dalla maggioranza degli altri comuni”. La diminuzione della tassa, si allinea al risparmio di un milione e 200 mila euro ottenuto negli ultimi tre anni nella gestione dei rifiuti. Le casse comunali hanno versato 400 mila euro in meno ogni anno grazie all’attenzione che la Giunta Cavallone ha dato al settore e grazie ad un servizio che, nonostante diversi ostacoli, dicono dall’amministrazione è diventato sempre più soddisfacente con una raccolta differenziata attestata quasi al 74%. “Siamo riusciti a garantire una diminuzione della tassa alle famiglie – ha detto l’assessore all’ambiente Vincenzo Garofalo- nonostante la situazione di emergenza in cui ci siamo venuti a trovare dopo che la ditta che effettuava per noi lo smaltimento è stata chiusa a causa di un incendio. L’unica azienda che ha risposto al bando che abbiamo successivamente emanato non era in regola dal punto di vista contributivo e abbiamo dovuto bandire una nuova gara i cui esiti sono attesi per maggio. Nel frattempo- ha detto ancora Garofalo- ci siamo dovuti rivolgere ad una terza ditta che ha applicato i prezzi di mercato corrente.” Nonostante ciò, però, e sebbene il 5% della Tari vada alla Provincia, l’amministrazione ha proceduto ad una riduzione delle tariffe e ad applicare una serie di vantaggi per chi differenzia al meglio. “A chi effettua il compostaggio domestico, ad esempio, – ha aggiunto Garofalo -sono stati restituiti 17 mila euro, a chi conferisce direttamente il cartone più di 10 mila euro, mentre 37mila 900 euro sono stati riconosciuti alle aziende che devono effettuare smaltimenti speciali. Inoltre continuano quest’anno le agevolazioni: per chi apre nuove attività nel centro storico la Tari non si paga il primo anno e al 50% il secondo ed il terzo anno, per chi la apre in periferia si versa il 50% della tassa il primo anno e il 25% il secondo e terzo.” Nel 2017 sono state 43 le attività che hanno usufruito di queste agevolazioni.
Daria Scarpitta