Prosciolti gli imputati, confiscati i beni oggetto di una lottizzazione abusiva a San Giovanni a Piro. Si è chiuso così giovedì scorso il processo di primo grado relativo alla vicenda che portò nel 2014 al sequestro di 5 villette e dell’Hotel Caluna Charme in località Tripari a Bosco . Una vicenda per cui erano imputate a vario titolo, con accuse che andavano dall’abuso d’ufficio all’abuso edilizio, 11 persone: i proprietari delle cinque ville, il titolare dell’Hotel, il direttore dei lavori e la ditta che li eseguì e i tre professionisti che dal 2005 in poi si succedettero nel ruolo di responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di San Giovanni a Piro : Nicola Greco, Roberto Rago e Raffaele Laino. Le strutture , secondo le accuse, erano state costruite illecitamente con la complicità dell’ufficio tecnico comunale. Giovedì, al termine delle discussione, il presidente del Tribunale di Vallo della Lucania Gaetano De Luca ha assolto gli imputati dall’ipotesi di abuso d’ufficio perché il fatto non costituisce reato e ha dichiarato di non doversi procedere per gli altri reati contestati per avvenuta prescrizione. Il giudice ha però disposto nel contempo la confisca degli immobili e dei terreni al centro della vicenda poiché ha accertato l’avvenuta lottizzazione abusiva. La confisca non è stata eseguita in quanto il processo è ancora in corso, la sentenza non è definitiva e verrà con ogni probabilità appellata. L’Hotel Caluna Charme che, subito dopo la vicenda venne dissequestrato,ha proseguito nella sua attività ed è tuttora aperto e funzionante. “ Nel mio intervento – ha detto l’avvocato Vincenzo Speranza che difende la proprietà dell’Hotel- avevo chiesto la sospensione del giudizio in vista della pronuncia prossima della Grande Camera . La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, infatti, contesta al nostro ordinamento il fatto che in Italia viga la confisca , che è una pena a tutti gli effetti, anche in caso di assoluzione degli imputati e la stessa Cassazione sta adottando una serie di rinvii in vista di quella che sarà la decisione della Grande Camera su questo punto.” Una decisione che, secondo Speranza, potrebbe cambiare le sorti anche dell’altra inchiesta, quella sulla lottizzazione abusiva di Valle Di Natale, scoperta sempre nel 2014 a Scario, poco prima di quella di loc. Tripari. Lì il processo è ancora in corso e ad essere coinvolti sono oltre 110 imputati per una vicenda che portò al sequestro di 53 ville affacciate sul mare.
Daria Scarpitta