Sono in tre ad opporsi a quella che è stata definita “ la dittatura del Pd” , una rappresentanza monocolore al vertice del Consorzio del Piano di Zona S10. C’è il sindaco di Buonabitacolo Giancarlo Guercio, che di quel partito pure era un simpatizzante, e ci sono i primi cittadini di Montesano sulla Marcellana Giuseppe Rinaldi e Polla, Rocco Giuliano, già da tempo su altre posizioni partitiche. Insieme, hanno sottoscritto un documento per chiedere rappresentanza territoriale nell’ente con l’ingresso anche dei Comuni fino ad ora rimasti fuori dalla gestione degli Enti comprensoriali. Insieme hanno contrastato poi la decisione dell’assemblea dei loro colleghi di disattendere queste richieste e di dare una guida a marchio Pd al neo Consorzio. “Si è persa, giovedì sera, l’ennesima preziosa occasione per riannodare le fila della politica Valdianese dopo le mortificazioni subite in vari ambiti, negli ultimi anni – ha detto Giuliano – La Politica del Vallo di Diano è caratterizzata, da anni, dalla mera e sterile spartizione di poltrone. L’ennesimo assalto alla diligenza che, se da un lato accontenta, gli appetiti politici di qualcuno, dall’altro, aggrava talune spaccature già presenti nella politica locale in danno di una popolazione oramai stanca e distaccata dalla politica.” A fargli eco Giuseppe Rinaldi: “ Su 7 posizioni – ha detto – il Pd ha ritenuto che il 30% della popolazione del Vallo di Diano non dovesse avere nemmeno un rappresentante. Non possiamo, soprattutto noi giovani amministratori, assecondare queste strategie. Noi abbiamo fatto da subito un discorso istituzionale. Se avessimo voluto fare guerra al Pd non avremmo fatto votare il Consorzio in consiglio comunale. Ma per le necessità sociali bisogna andare oltre le appartenenze politiche.Non credo che questa cosa finirà qui. Siamo in tre ad aver espresso pubblicamente una posizione ma i malpancisti sono di più. Speriamo di non veder replicato il fallimento del Consorzio di Bacino Sa3. ”. Ed in effetti il 10 maggio dopo la sospensione dell’assemblea per consentire al Pd di fare una riunione del partito, qualcosa deve essere accaduto, perché anche il sindaco di Teggiano, storicamente del Pd, ha deciso di andarsene e di non partecipare al prosieguo dei lavori.
Daria Scarpitta