E’ originario del Golfo di Policastro ed ha da sempre uno stretto legame con Torre Orsaia Michele Maria Spina, il nuovo dirigente superiore del Compartimento Polizia ferroviaria per la Campania che ha competenza su Napoli Centrale e sull’intera tratta ferrata regionale da Caserta a Sapri. Nato e cresciuto a Napoli proviene da una delle famiglie bene del Golfo di Policastro. Il papà, il medico Antonio Spina, era originario di Caselle in Pittari, la mamma Vanna Pugliese vive ancora nel suo paese natio, Torre Orsaia dove è molto conosciuta per le sue poesie, la sua verve e l’impegno per il luogo d’origine. Il dirigente della Polizia a Torre ha trascorso le vacanze della sua giovinezza e vi si continua a recare con frequenza anche oggi. In paese lo conoscono in tanti. Una persona umile, cordiale, lo tratteggiano in paese, il discendente di una famiglia molto apprezzata a Torre Orsaia. La nonna era infatti la storica farmacista del paese. Spina, 56 anni, sposato, padre di tre figli , ha un curriculum di prim’ordine che lo ha condotto spesso ad essere sotto l’occhio dei riflettori nazionali . In passato è stato dirigente di importanti Commissariati di Polizia, come quello di Scampia, affrontato negli anni più difficili, quelli in cui il quartiere era più che mai nelle mani della camorra e il traffico di droga avveniva alla luce del giorno. Spina ha operato strenuamente per contrastare questo stato di cose per circa 5 anni. Prima ancora aveva operato per tre anni a Secondigliano. Ora l’incarico alla Polfer , arrivato dopo la Dirigenza dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli. Spina, che è considerato uno dei principali esperti di criminalità, dovrà vedersela con un altro settore nevralgico, oggi, in piena allerta terrorismo, quello ferroviario dove le stazioni sono tra gli obiettivi sensibili. A Torre Orsaia, intanto, lo aspettano come sempre. In paese, la sua carriera non l’ha mai fatta pesare. Per la gente del posto è un compaesano, pur se illustre, figlio di chi da sempre si è prodigato per animare il paese, anche con la organizzazione degli storici Giochi Torresi.
Daria Scarpitta