Il Parco del Cilento ha formalizzato con una delibera del suo direttivo la propria contrarietà al trasferimento delle Fonderie Pisano a Buccino. Al termine di una lunga discussione, l’area protetta con il suo Presidente Tommaso Pellegrino ha espresso il suo sostegno alla lotta del sindaco Nicola Parisi che, nel corso della riunione, aveva manifestato le proprie perplessità anche sul fronte occupazionale. Il primo cittadino, infatti, ha fatto sapere che l’arrivo delle Fonderie a Buccino scoraggerebbe altri insediamenti ora previsti nell’area in questione e che dovrebbero portare un ritorno importante in termini di lavoro. In poche parole il sindaco ha fatto notare che le Fonderie contano su personale già impiegato e che le perplessità sul loro trasferimento a Buccino per il possibile inquinamento causato dall’impianto porterebbero anche al ritiro di altri investimenti che invece garantiscono lavoro. Di qui il no alla delocalizzazione dell’impianto che non porterebbe alcun beneficio, neppure occupazionale. Un no sostenuto anche dal Parco. Ora la delibera verrà inviata alla Regione Campaniae ai vari enti competenti per scongiurare l’ipotesi di delocalizzazione. Intanto, sul caso si registra la posizione della Cisal . Il segretario salernitano Luigi Vicinanza ha chiesto ai vertici del Pd salernitano di stanare i propri esponenti contrari alla nascita del nuovo impianto. “Chiedo alla segreteria provinciale del Pd – ha detto- di estromettere dal proprio partito tutti gli amministratori del territorio, ovviamente tesserati dem, che ostacoleranno la delocalizzazione delle Fonderie Pisano di Salerno”. La richiesta è stata avanzata a Vincenzo Luciano, e al Governatore Vincenzo De Luca, per una presa di posizione dei piani alti della politica locale contro chi continua a dire no al trasferimento dell’opificio salernitano. “E’ una vergogna – ha detto ancora Vicinanza – sentire un politico che vuole bloccare lo sviluppo di un territorio, che non s’interessa di salvaguardare i posti di lavoro e tutelare il relativo indotto. Dietro queste barricate ci sono solo fini elettorali e nient’altro”.
Daria Scarpitta