La deputata di Forza Italia eletta nel collegio uninominale di Agropoli, Marzia Ferraioli, nella giornata di mercoledì ha presentato un’interrogazione per chiedere quale sarà la sorte della casa circondariale di Sala Consilina. La Ferraioli nel documento indirizzato al ministro della giustizia Bonafede analizza i punti della sentenza del Consiglio di Stato in cui si evidenzia la parziale illegittimità della procedura adottata per sopprimere il carcere e aggiunge, poi, con una puntuale trattazione giuridica che “grave è il vulnus al «principio della territorialità della esecuzione penale»” visto che “autorità giudiziarie, avvocati e ogni altro operatore del settore sono obbligati ad utilizzare più case circondariali.” Corrisponde, invece, – scrive ancora la Ferraioli- “ all’interesse pubblico da tutelare la non soppressione di case circondariali utili a contribuire al ridimensionamento di «trattamenti inumani e degradanti» connessi al sovraffollamento carcerario, alla «insufficienza di strutture e al disagio che grava su detenuti»”. La Ferraioli fa riferimento ai ricorsi più volte presentati alla Corte europea in merito alle condizioni degradanti, alle condanne subite dall’Italia per la carenza di spazi nelle carceri e ai principi del «trattamento del detenuto» e «della sua rieducazione in vista della risocializzazione» . In ultimo, chiede a Bonafede quali elementi si intendano fornire alla luce di tutto quanto descritto in premessa e “quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro interrogato intenda assumere al riguardo”.L’interrogazione è avvenuta quasi in concomitanza con l’avvio stamane a Roma della conferenza dei servizi che dovrà decidere definitivamente del futuro del carcere di Sala Consilina. All’incontro si sono presentati il sindaco Francesco Cavallone con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale e dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro. C’è grande attesa dalle risultanze della conferenza visto anche il cambio di rotta più volte dichiarato dal nuovo governo giallo-verde. Le iniziative dei giorni scorsi dell’avvocato Antonio Capozzolo, con la sua lettera al Ministro della Giustizia, e del Presidente della sezione salese dei Giuristi Cattolici Italiani, Angelo Paladino, sono andate nel segno del pressing nei confronti del nuovo esecutivo alla ricerca di conferme e coerenza nella linea inaugurata. Tutto dipenderà dai segnali lanciati nel corso dell’incontro odierno.
Daria Scarpitta