“Gli Uffici del Genio Civile scippati e trasferiti in un altro Comune”. Il gruppo di minoranza di Padula composto dai consiglieri Di Bianco, Bove Ferrigno, Alliegro e Fortunati torna ad attaccare , questa volta con un manifesto pubblico, sulle sorti del servizio. La questione in ballo è il trasferimento del Genio Civile , presente a Padula sin dal 2006, a Sala Consilina dove l’amministrazione ha messo a disposizione dei locali nell’ex tribunale. Padula Bene Comune accusa il sindaco Imparato e il suo gruppo non solo di pigrizia nell’organizzazione e nella gestione del patrimonio comunale, ma anche di non aver detto tutta la verità sulla vicenda.“ Nel febbraio 2017 fu affisso un nostro manifesto- si legge nel volantino attuale del gruppo di minoranza- nel quale mettevamo la pulce nell’orecchio allo stesso sindaco sulla ventilata notizia del trasferimento. Il 2 marzo con un’interrogazione urgente abbiamo chiesto al sindaco se fosse a conoscenza di questa notizia. Lapidaria la sua risposta così sintetizzata: Non ne so niente!” Per il gruppo di minoranza il sindaco avrebbe mentito sulla questione o comunque non si sarebbe adoperato per evitare “un futuro già avvistabile”. Di qui il loro atto d’accusa affisso sui muri della città. Intanto, mentre a Padula infuria la bufera politica , almeno da una ventina di giorni gli uffici del Genio Civile sono operativi a Sala Consilina. A spingere a questo cambiamento la volontà della Regione Campania di non continuare a corrispondere un canone di fitto. A Sala Consilina si è optato per i locali dell’ex Tribunale , concessi in comodato d’uso, perché vicini ad altri servizi e di comodo accesso per i cittadini.
Daria Scarpitta