“Chiediamo di conoscere perché sia stato escluso dalla programmazione regionale l’intervento necessario e urgente di ampliamento e potenziamento del Leonardo da Vinci”. Questa volta a tornare sulla questione dell’istituto professionale di Sapri, indirizzi meccanico-elettrico e abbigliamento- moda, non candidato al piano triennale dell’edilizia scolastica è il gruppo consiliare di Sapridemocratica che ha presentato un’apposita interrogazione al sindaco di Sapri e al presidente della Provincia di Salerno. La richiesta di chiarimenti ruota attorno alla convenzione sottoscritta e approvata da Comune e ente provinciale per la redazione e la candidatura a finanziamento del progetto di ampliamento del Leonardo Da Vinci. Secondo tale progetto l’attuale istituto professionale si sarebbe trasferito in via Kennedy grazie ad un ampliamento della struttura dell’istituto tecnico tale da consentire di ospitare anche anche l’altra scuola superiore. Sapridemocratica nella sua interrogazione fa riferimento proprio a tale accordo in base al quale la Provincia- scrive il gruppo di minoranza- si impegnava a candidare il progetto secondo quanto previsto dall’avviso pubblico per la formazione del Piano triennale dell’Edilizia Scolastica e il Comune di Sapri si impegnava a realizzare e trasmettere alla Provincia di Salerno il progetto completo di tutti gli elaborati e , in caso di finanziamento, ad eseguire la Direzione dei lavori”. In occasione della scadenza del bando regionale, rileva ancora nell’interrogazione Sapridemocratica, il dirigente del Da Vinci Corrado Limongi “aveva rivolto un accorato appello alle istituzioni” chiedendo alla Provincia “di non perdere l’occasione del bando e di compiere tutti i passi opportuni in collaborazione con il Comune per dare un futuro dignitoso agli edifici dell’istituto superiore”. Nonostante tutto ciò, però, fa notare Sapridemocratica ,nel Piano Triennale non vi è traccia dell’intervento oggetto della convenzione e richiesto dal dirigente dell’Istituto. Di qui l’interrogazione a Comune di Sapri e Provincia di Salerno sul perché il progetto non sia stato candidato come previsto dagli accordi. Una richiesta che si somma a quella che già nei giorni scorsi il preside Limongi stesso aveva rivolto a Palazzo Sant’Agostino con l’obiettivo di avere notizie certe sul perché di certe scelte. Un atto dovuto , aveva spiegato, per darne conto all’intera comunità scolastica.
Daria Scarpitta