La Regione Campania ha istituito l’inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano “IPIC”. Fino al 31 dicembre 2018 sarà possibile presentare le domande per l’iscrizione che saranno valutate da una commissione di esperti. L’Inventario cataloga il patrimonio culturale immateriale e le pratiche connesse alle tradizioni, alle conoscenze, ai saper fare della comunità campana, così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale . nella speciale lista possono entrare usi, costumi, riti, non solo di carattere religioso, ma anche strumenti, oggetti, manufatti e gli spazi culturali associati ad essi. Si tratta di elementi che le comunità campane riconoscono come parte del loro patrimonio culturale, trasmettendoli di generazione in generazione, in quanto senso d’identità e di continuità. I soggetti che candideranno nell’elenco IPIC un elemento culturale devono dimostrare tra l’altro la storicità dello stesso, la cui pratica deve essere attestata almeno nei 50 anni precedenti, la persistenza del suo valore identitario, di momenti di trasmissione formale e informale, il coinvolgimento delle giovani generazioni, e la partecipazione attiva della comunità di riferimento nelle azioni di salvaguardia e valorizzazione dell’elemento culturale in questione. L’istituzione dell’Inventario nasce dalla volontà di tutelare e promuovere i fondamenti culturali della Regione che altrimenti rischiano di andare dimenticati e dispersi. L’inventario è uno strumento per preservare la vitalità del patrimonio culturale immateriale e sostenere quei soggetti, pubblici o privati, che partecipano attivamente alla sua valorizzazione e gestione, purché senza scopo di lucro. Nel Cilento potrebbero essere tanti gli elementi da candidare: dai dialetti alle pratiche contro il malocchio, dalle processioni alle feste religiose, dall’arte dei cunti che nell’era di internet rischia di estinguersi, alle tradizioni culinarie. La modulistica di candidatura è disponibile sul sito della regione nella sezione“Regione Casa di Vetro“.