E’ nuovamente interdetto l’accesso nel piazzale della Specola a Sapri. La chiusura si è resa necessaria a seguito di una vecchia ordinanza della Soprintendenza. Si tratta di un’area dove sono evidenti segni di sconnessione. I fondi per metterla in sicurezza non ce ne sono e quindi si continua ad andare avanti con chiusure ad intermittenza. Nei prossimi giorni giungeranno in Città i tecnici della Soprintendenza per i beni archeologici per un nuovo sopralluogo, considerando che non si è mai intervenuti per il recupero del sito, è facile immaginare che quell’area storica di Sapri dovrà rimanere chiusa ancora a lungo se non si interverrà con opere di messa in sicurezza. La stessa cosa vale per la chiesetta di Santa Croce, di fronte la Specola. Da sempre preferita per le cerimonie nuziali. Dallo scorso mese di agosto è chiusa perché il tetto rischia di crollare. Ad oggi non ci sarebbe nulla di concreto per l’avvio dei lavori per il ripristino del tetto necessari per riaprirla al culto. E’ chiaro che se l’area archeologica di località Santa Croce continua ad essere abbandonata a se stessa, da simbolo della storia locale si trasformerà in una icona della cattiva politica territoriale
ANTONIETTA NICODEMO