Da gennaio l’edificio dell’ex tribunale di Sala Consilina ospiterà anche il locale Centro per l’impiego. Si sta predisponendo tutto per il trasferimento che consentirà un risparmio nelle casse comunali visto che fino ad ora il servizio era ospitato in un edificio privato , l’ex albergo Miravallo , dietro corresponsione di un affitto diviso tra i 19 Comuni afferenti. La decisione , però , ha fatto scattare sull’attenti i rappresentanti dei legali dell’ex Tribunale di Sala Consilina membri del Comitato Nazionale per la giustizia di Prossimità, che hanno chiesto al primo cittadino Francesco Cavallone di sospendere immediatamente la delibera di giunta che stabilisce il trasloco e questo perché secondo loro l’occupazione dell’edificio dell’ex palazzo di giustizia con altri servizi pregiudicherebbe il ripristino del Tribunale. Tanto più che ciò avverrebbe in un momento in cui Movimento 5 stelle e Lega sembrino voler andare in direzione di una rivisitazione della geografia giudiziaria. Ma rispetto alla presa di posizione di questi avvocati, il sindaco frena. “Far passare il messaggio che riempire di contenuti l’ex tribunale vuol dire non far tornare più il tribunale è una castroneria- ha detto Cavallone – l’edificio è stato costruito con la finalità di ospitare uffici giudiziari , c’è un apposito vincolo tanto che per ospitare altri servizi abbiamo dovuto chiedere l’autorizzazione al Ministero. Quindi, quando si deciderà di far tornare il tribunale, il tribunale tornerà. Tutti gli uffici ora presenti nell’ex palazzo di giustizia hanno firmato un contratto in cui sono consapevoli che in caso di ripristino del Tribunale non potranno più essere allocati lì. Noi stiamo monitorando la situazione, lavorando con i 5stelle affinchè Sala Consilina rientri nei criteri in base ai quali verrà rivista la geografia giudiziaria affinchè venga ripristinato il tribunale”. Il primo cittadino fa inoltre notare che il trasloco dei vari servizi nell’ex palazzo di giustizia ha determinato un notevole risparmio nelle tasche dei cittadini. Si tratta di 75mila euro all’anno di risparmio per il Distretto sanitario, 30 mila per il Giudice di pace, 20 mila per il Genio Civile, e altri 23-24 mila euro per il Centro per l’impiego.
Daria Scarpitta