«Il compito di questa Amministrazione è quello di governare per il bene della collettività secondo i principi della trasparenza e della legalità. Se qualcuno, invece, pensa di voler far cucire abiti su misura ha sbagliato ad affiancarmi , perchè non ho alcun interesse singolo se non quello di ridare dignità a questo territorio abbandonato da anni e anni di non governo”. In questo modo il sindaco di Capaccio Franco Palumbo replica alla lettera con cui sei consiglieri della sua maggioranza prendono le distanze dalla gestione amministrativa del Comune e per il futuro annunciano scelte libere senza condizionamenti e “ opposizione – scrivono – a scelte finalizzate all’interesse di pochi” . La lettera che condanna la squadra di governo e in primi luogo il primo cittadino porta la firma di : Pasquale Accarino, Fernando Mucciolo, Carmelo Pagano, Alfonsina Montechiaro, Francesco Petraglia e Angelo Merola. “ Abbiamo avallato – si legge nella missiva – scelte che non sempre ci hanno convinto, le abbiamo votate perché speravamo e speriamo possano contribuire alla crescita dell’intera comunità”. Un documento che apre la crisi interna alla maggioranza eletta nel 2017 e che fa venire alla luce i malumori che da tempo serpeggiano all’interno del palazzo comunale. Il Sindaco Palumbo ribatte con serenità convinto di poter continuare a governare senza alcuna difficoltà. “ La mia amministrazione – precisa- andrà avanti seguendo la strada maestra, quella della trasparenza e del rispetto delle leggi, senza lasciarmi intimorire da qualsiasi forma di personalismo . Tutte le procedure saranno sempre svolte secondo l’evidenza pubblica”. I messaggi del primo cittadino sono piccanti come quelli lanciati prima di lui dai sei consiglieri di maggioranza dissidenti. Un braccio di ferro al veleno di cui si vedranno i risultati nei prossimi consigli comunali a meno che nel frattempo nella casa municipale la spaccatura all’interno della maggioranza non si trasformi in una voragine .
antonietta nicodemo