Sono stati rinviati a giudizio i due Carabinieri della Stazione di Torchiara che nel febbraio 2017 misero in atto un controllo ad un imprenditore 78enne del posto che rischiò di trasformarsi in tragedia. La vicenda partì dall’esposto dell’uomo . Questi dopo aver denunciato ai militari un giovane che lo aveva minacciato per una mancata fornitura di piastrelle, si trovò a ricevere in casa la visita dei due carabinieri che lo sottoposero ad un controllo in merito alle armi possedute . Nel corso del sopralluogo, uno dei due militari nell’armeggiare la pistola dell’uomo esplose un colpo che sfiorò l’addome dell’imprenditore e centrò poi il televisore. I due Carabinieri, un vicebrigadiere ed un appuntato scelto, sono stati imputati di concorso in falsità ideologica perché nel verbale del controllo attestarono che il colpo venne esploso per un probabile malfunzionamento dell’arma, cosa che secondo la difesa dell’imprenditore era falsa. Inoltre il più anziano deve rispondere di lesioni personali colpose e abuso di potere avendo maneggiato lui l’arma ed avendo eseguito poi una perquisizione in casa dell’imprenditore alla ricerca del proiettile. L’imprenditore, difeso dall’avvocato Franco Maldonato, denunciò il fatto perché da vittima di un’aggressione pronta a chiedere protezione era diventato oggetto di controllo e sequestro da parte dei carabinieri .Tutte queste accuse ora verranno sottoposte al vaglio della giustizia. Per i due militari si apre infatti il processo. Il Gup presso il Tribunale di Vallo della Lucania alla udienza preliminare tenutasi mercoledì li ha rinviati a giudizio innanzi il Tribunale monocratico. La prossima udienza è fissata per il 12.3.2019.
Daria Scarpitta