Si è tenuto a Roma la conferenza dei servizi sul progetto di ampliamento e ristrutturazione del carcere di Sala Consilina, richiesto dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, nell’ambito dell’ampia discussione in corso tra governo nazionale e locale per una eventuale riapertura della casa circondariale chiusa dal 2015 con un decreto dell’allora Ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il progetto presentato prevede l’ampliamento dell’edificio fino ad accogliere 51 detenuti, un numero inferiore rispetto ai 100 che insistono a chiedere i rappresentanti del Dap sulla base di linee guida nazionali. Della delegazione salese che ha preso parte ai lavori facevano parte tra gli altri il Sindaco Cavallone, il senatore del Movimento cinque Stelle Franco Castiello e il presidente dell’ordine degli avvocati di Sala Consilina-Lagonegro Gherardo Cappelli. I loro interventi sono serviti a chiarire l’utilità della struttura per l’intero territorio che si estende a Sud di Salerno ed anche le illegittimità commesse per chiuderlo. Il progetto di ampliamento proposto alla conferenza dei servizi pare non abbia ottenuto per il momento il via libera e comunque dovrà passare al vaglio del Ministro della Giustizia. L’obiettivo è di far revocare il decreto di soppressione del carcere ed farne emettere uno nuovo per la sua riapertura. Il Sindaco Cavallone e il senatore Castiello si sono riservati di rilasciare dichiarazioni, in merito alla riunione a Roma, in una conferenza stampa che è stata indetta per venerdì prossimo alle 12 nell’ aula consiliare del Comune di Sala Consilina. Fino ad allora, è facile immaginare che si cercherà di trattare con il guardasigilli per convincerlo a riaprire il penitenziario. E’ evidente che si tratta di una pratica puramente politica. Quella del 2015 decise di sopprimerlo e la stessa oggi deve decidere se riaprirlo. “ Il Ministro del nuovo governo deve dirci cosa vuole fare del nostro penitenziario – afferma il presidente dell unione dei giuristi cattolici italiani Angelo Paladino – oggi ci aspettavamo il decreto per la sua riapertura così come garantito dal movimento cinque stelle in campagna elettorale e invece ci tocca ancora attendere. E non si sa cosa “ . La sensazione è che il penitenziario continuerà a rimanere chiuso. Venerdì il verdetto.
ANTONIETA NICODEMO