La tragica morte di Violeta Senchiu rappresenta l’ennesimo fallimento delle politiche sociali e purtroppo anche di chi ha fatto delle lotte contro il femminicidio un motivo di vita. Una sconfitta della società che di fronte a fatti del genere non può che fare un mea culpa e condannare l’omertà spesso vero complice dei carnefici. Oggi a chiedere scusa alla giovane mamma rumena per la sua triste fine è la consulta delle donne amministratrici del Vallo di Diano e Tanagro. Attraverso un comunicato stampa chiede perdono a Violeta per conto di tutti e a più livelli, dalla famiglia alla scuola, dalle amicizie agli enti comunali e sovra comunali. “ Scusaci – si legge nella nota – per aver fallito “ . In seguito alle pesantissime accuse formulate nei confronti del compagno della sfortunata donna dalle Forze dell’Ordine, resta in questo momento nella più assoluta incertezza il destino dei tre figli di Violeta, di età compresa tra i due e i 10 anni. Ed è a loro in particolare che è rivolto il pensiero dell’amministrazione comunale salese e del sindaco Francesco Cavallone, anche nella sua veste di presidente del Consorzio Piano Sociale di Zona S 10.
“ Mi sento di esprimere la costernazione dell’intera nostra comunità per l’inconcepibile sorte toccata a questa sfortunata donna “ afferma il primo cittadino. “ Il nostro pensiero va contemporaneamente ai suoi tre bambini, e mi sento fin da ora di garantire il nostro impegno più totale per favorire – afferma Cavallone – un loro percorso di reinserimento, utilizzando tutti gli strumenti possibili. Sia il Comune di Sala che il Consorzio del Piano Sociale di Zona S10 faranno tutto quanto nelle loro possibilità per questi bambini. La nostra speranza –conclude il sindaco – è che, pur nella immane tragedia che li ha colpiti, possano almeno ottenere il conforto di restare insieme”. Al momento a prendersi cura di loro sono la nonna materna ed una zia, entrambe residenti a Sala Consilina.