A Sapri la chiamata alle armi in difesa del punto nascita del presidio ospedaliero non è passata inascoltata. In tanti hanno affollato la sala del Dopolavoro Ferroviario dove si è tenuta l’assemblea per la ricostituzione del comitato di lotta in difesa per l’ospedale, quello che 40 anni fa occupò la stazione ferroviaria per l’apertura del nosocomio. Al tavolo dei lavori hanno preso la parola amministratori comunali, medici, associazioni, studenti e semplici cittadini. Tutti hanno condannato il decreto regionale che sopprime l’ostetricia e ne hanno chiesto la revoca. Una richiesta che sarà avanzata con una manifestazione di piazza fissata per giovedì prossimo 22 novembre. Si tratta della prima iniziativa pensata dal neo nato comitato di lotta pro-ospedale per dare voce alle popolazioni del basso salernitano che rivendicato il diritto alla salute. Alla giornata di protesta saranno coinvolti i paesi limitrofi. Nel frattempo i Comuni uno alla volta continuano ad adottare delibere di giunta o di Consiglio Comunale con cui si impegnano ad impugnare il decreto regionale dinnanzi al Tar. Le donne del Psi della provincia di Salerno sono tra quelli che saranno al fianco della lotta per il mantenimento del punto nascita non solo a Sapri ma anche a Polla . “ In un mondo bianco e nero noi scegliamo il colore rosa. Rosa come le donne che hanno il diritto di mettere al mondo un figlio in un luogo sicuro ma che rappresenti anche le proprie radici “ .
Antonietta Nicodemo