Sono 238 i comuni ricicloni che superano il 65% di differenziata, solo 11 in più rispetto allo scorso anno. Il salernitano si conferma leader a livello provinciale con i suoi 86 comuni ricicloni . E’ un quadro ricco di criticità quello emerso alla presentazione da parte di Legambiente del dossier 2018 sui Comuni Ricicloni Campani. In Campania continua a mancare una governance autorevole del ciclo integrato dei rifiuti e ancora non si procede alla realizzazione di impianti industriali di trattamento tanto che il 91% dell’organico oggi finisce fuori regione. Il risultato è che, in questo percorso aggrovigliato, rallenta la raccolta differenziata da parte dei Comuni.In sostanza è una situazione non più in crescita ma in stagnazione quella fotografata dal rapporto. Tra i capoluoghi di provincia Salerno non riesce a raggiungere il 65% previsto dalla legge e si ferma al 61% . Buona, invece, la performance del Cilento. Tortorella si conferma campione in assoluto in Campania e nella sua categoria, quella dei comuni sotto i mille abitanti, con il 98% di differenziata.Al terzo posto nella stessa categoria San Mauro Cilento con l’88% e a seguire nella top ten Morigerati e Cuccaro Vetere. Bene anche sala consilina che si piazza all’ottavo posto nella categoria tra i 10mila e i 20mila abitanti con il 76,33% di differenziata. Capaccio- Paestum, con una raccolta che sfiora il 70%, invece è ottavo tra i Comuni della sua grandezza. Buone percentuali, tra il 70 e l’80%, anche a Castelnuovo Cilento, Rofrano, Sessa Cilento, Pollica, Moio. Inoltre, insigniti di riconoscimenti sono stati Montecorice a cui è andato il Premio speciale per i centri di raccolta, e San Giovanni a Piro ( 73,86%) a cui è stato attribuito il premio Conai per la campagna Riciclaestate . Ancora numerosi però i comuni cilentani sotto la soglia del 65%. Fanalino di coda è Gioi fermo al 30%, seguito da Torraca 32% . Stio, Montano e Casalbuono sono sotto il 50%, Casaletto, Castellabate e Camerota navigano poco più sopra. Sotto soglia anche Ispani , Vallo, Santa Marina e Vibonati sul 54% e la stessa Sapri ferma al 60%.
Daria Scarpitta