Nulla di fatto alla regione Campania. Il vertice tra il Governatore Vincenzo De Luca e i comitati di lotta di Sapri e Polla per il mantenimento dei rispettivi punti nascita non ha prodotto alcuna novità importante rispetto alle informazioni circolate in quest’ultima settimana di protesta . Il presidente regionale ha ribadito che ha proposto nel nuovo piano ospedaliero la trasformazione dei due presidi in Dea di primo livello ed è tornato a chiedere al Governo centrale la deroga per entrambi i reparti di maternità. Sulla richiesta di revocare il decreto con il quale ha chiuso i punti nascita De Luca ha evidenziato che, sulla scorta delle normative in vigore, non può farlo perché entrambe le strutture non hanno i requisiti per rimanere aperte e quindi non intende assumersi responsabilità in termini di sicurezza. Il dibattito, durato due ore , è stato molo acceso ma è terminato con un risultato poco incoraggiante per i territori. Nelle prossime ore i comitati stabiliranno come portare avanti l’azione di lotta a tutela dei due ospedali. Intanto questo pomeriggio alle 16,30, su richiesta del vice sindaco di Caselle in Pittari Giampiero Nuzzo, si riunirà il coordinamento dei sindaci del piano di zona S/9 . La seduta si terrà nell’ aula magna dell’ ospedale di Sapri. Un incontro al quale non faranno mancare la presenza i sindacati e i cittadini attivi , ma pare, secondo voci di corridoio, che ci sia la volontà di tenere l’ incontro a porte chiuse.
antonietta nicodemo