Il Tribunale del Riesame di Salerno ha revocato la misura degli arresti domiciliari al 42enne di Scario accusato di maltrattamenti e sequestro di persona nei confronti del fratello maggiore. All’uomo è stato però imposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa. La querelle patrimoniale tra i due fratelli va avanti da tempo ma è venuta alla luce lo scorso 8 novembre quando i Carabinieri della Stazione di San Giovanni a Piro, guidati dal comandante Roberto Ricotta eseguirono nei confronti del 42enne un provvedimento di arresto emesso dal gip di Vallo della Lucania dopo la denuncia del fratello, il quale aveva raccontato di essere stato malmenato, ferito e privato della sua libertà personale dal congiunto. Ma la difesa del 42enne, sostenuta dagli avvocati Vincenzo Speranza e Michele Santuari, ha offerto una ricostruzione alternativa dei fatti indicando negli interessi economici una possibile causa di intento calunniatorio da parte del fratello maggiore. Già dunque in sede di interrogatorio di garanzia, il 12 novembre, il giudice aveva deciso di revocare il carcere in luogo dei domiciliari. Ora poi è arrivata la sostituzione di questa misura da parte del Riesame con il divieto di avvicinamento. Gli avvocati del più giovane annunciano battaglia, rilanciando nuove responsabilità da parte del fratello maggiore, in particolare per presunte negligenze compiute nei confronti della madre quando il 42enne era in carcere . Non si escludono, però, altre azioni dello stesso genere dalla controparte. Alla base dei dissidi tra i due fratelli i numerosi beni immobili lasciati dal padre emigrato in Venezuela negli anni ’50, tra cui anche il noto Hotel Il Giardino di Scario.
Daria Scarpitta