E’ approdato nelle aule dell’Università di Salerno il libro dell’avvocato Franco Maldonato “La rivolta di Sapri”, quanto mai attuale oggi perché dedicato all’azione che portò all’apertura dell’ospedale Immacolata, e arricchito in questa sua terza edizione da un saggio sulle rivolte meridionali degli anni ’70. Ad introdurre l’incontro il Rettore Aurelio Tommasetti che ha sottolineato l’importanza dell’approfondimento per gli studenti universitari viste le riflessioni aperte dal libro sul regionalismo, in un periodo come quello attuale in cui a livello nazionale si va ripensando l’esperienza delle Regioni. Anche il Prof. Giuseppe Di Genio, docente della cattedra di Diritto Costituzionale della Facoltà di Giurisprudenza, nell’ambito delle cui attività è stato organizzato il seminario formativo con Maldonato, ha messo l’accento sulla lettura che l’autore ha dato a queste lotte con primo piano il ruolo della Costituzione e il significato delle Regioni, ieri come oggi. Sì, perché il libro “La rivolta di Sapri” cerca di capire i motivi che hanno portato a quelle azioni così estreme eppure decisive. “Non si è trattato di semplice ribellismo- ha spiegato Maldonato- Questo libro nasce dalle affermazioni dei detrattori della rivolta che all’indomani di quegli accadimenti li bollarono come un conato del ricorrente ribellismo delle genti meridionali”. Proprio questa definizione ha spinto l’autore ad interrogarsi su quanto avvenne prima dei fatti di Sapri nel Meridione. Andando a ritroso ci furono, intorno agli anni ’70, altre ribellioni, ad Avola in Sicilia, prima, e poi a Battipaglia, Reggio Calabria, L’Aquila, Eboli. Ribellioni contro diritti negati, quello del lavoro, o quello ad una propria storia ed identità, come a Sapri fu invece per il diritto alla salute. Maldonato ha dunque spiegato che se un legame c’è stato tra tutti questi episodi meridionali esso fu la rottura del patto costituzionale. “Queste lotte- ha spiegato l’avvocato- non furono ribellismo ma una reazione legittima al tradimento dei diritti sanciti dalla Costituzione e avvennero nel momento in cui si affermarono le Regioni. Non furono frutto dunque della sfiducia nei confronti dello Stato ma nei confronti di questo nuovo livello istituzionale che anche oggi è al centro della discussione circa la sua validità”. All’incontro hanno assistito anche alcuni studenti dell’Istituto Da Vinci di Sapri accompagnati dal loro dirigente Corrado Limongi ed alcuni esponenti del nuovo Comitato di lotta per l’ospedale dell’Immacolata.
Daria Scarpitta