“ I punti nascita di Sapri e Polla hanno le caratteristiche per rimanere aperti e le posizione geografiche che occupano i due ospedali sono strategiche rispetto al territorio circostante” . Per il presidente della commissione sanità al Senato Pierpaolo Sileri i due reparti non possono chiudere e non devono chiudere. Domenica ha ispezionato entrambe le strutture accompagnato dalle delegazione dei Cinque Stella composta dai senatori Felicia Gaudiano e Franco Castiello, il consigliere comunale di Vallo della Lucania Pietro MIraldi e il consigliere regionale Michele Cammarano. Ha incontrato il personale medico ed anche le donne ricoverate. A Sapri durante il sopralluogo tecnico c’è stato anche un parto, è nata Noemi, la 271 esima neonata del 2018. La sua venuta al mondo è rimbombata come una speranza per il futuro del punto nascita. Sia a Polla che a Sapri la visita di Sileri è terminata con un faccio a faccia con i cittadini in lotta, i sanitari e le autorità locali. In entrambi i casi è brillata, ancora una volta, l’assenza dei Sindaci. Sempre perché tutti allineati sul fronte del presidente regionale della Campania Vincenzo De Luca del Pd e quindi in contrasto con i grillini. Durante il sopralluogo nel presidio del Golfo di Policastro era presente soltanto il Sindaco di Sapri in quello del Vallo di Diano invece si sono presentati al cospetto della delegazione penta stellata i primi cittadini di Polla e San Rufo. Gli amministratori comunali hanno comunque rappresentato a Sileri le motivazioni per le quali i punti nascita non possono chiudere ricordandogli che si sono già attivati per la revoca del decreto regionale che li sopprime e una modifica della legge nazionale della sanità partendo dal fatto che quando fu scritta il numero delle nascite in Italia era superiore rispetto a quello attuale .
Anonietta NIcodemo
A Sapri durante l’incontro con il presidente della commissione sanità al Senato sul caso “ punto nascita “ si sono alternati una serie di interventi che hanno chiaramente dimostrato la rabbia dei cittadini nei confronti della politica a vari livelli. C’è stato anche chi, senza peli sulla lingua, ha evidenziato che il disegno politico, prevede la chiusura, nel tempo, di entrambi gli ospedali per fare spazio a cliniche private.
A prendere la parola anche uno dei medici del presidio ospedaliero saprese, amareggiato per come si continua a gestire la sanità locale e nazionale
Al termine dell’incontro con Sileri il comiao di lotta si è dichiarato fiducioso rispetto l’impegno garantito dal senatore ma non abbassa la guardia. Continua a raccogliere firme contro il decreto regionale e a sensibilizzare il territorio affinchè partecipi in massa allo sciopero generale indetto per il prossimo 15 dicembre insieme alle organizzazioni sindacali. Lo sciopero sarà revocato soltanto se prima di quella data sarà garantito, con atto ufficiale, il mantenimento del reparto di ostetricia e ginecologia.
Antonietta Nicodemo