E’ partita ufficialmente stamane da parte del custode giudiziario la ricognizione dei beni al centro della contesa tra Comune di Santa Marina e Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo , sottoposti a sequestro due giorni fa dal Tribunale di Lagonegro. Il presidente dell’ente montano Vincenzo Speranza, nominato appunto custode, ha fatto un sopralluogo dapprima nei lotti ubicati in contrada Hangar a Policastro, successivamente si è recato nell’area dell’ex Cescom, infien presso l’impianto di itticoltura. “ Sono rimasto colpito- ha detto- dallo stato di degrado e di abbandono in cui versano le zone comuni in località Hangar. Abbiamo trovato erbacce e rifiuti, segno della scarsa attenzione del Comune verso questi lotti. Mi è dispiaciuto vedere questo stato di incuria. Quando a gestire questi spazi era la Comunità Montana venivano puliti almeno una volta ogni sei mesi. La situazione peggiore l’ho riscontrata nell’ex itticoltura. I locali, chiusi, lasciati a deperire sono circondati da rovi molto alti ”. Il giro di oggi è servito a Speranza a rendersi conto della situazione attuale negli immobili, la cui lite sulla titolarità è al vaglio della magistratura, anche se il provvedimento cautelare di sequestro ha bloccato di fatto l’azione del Comune di Santa Marina che li stava gestendo come propri pur essendo in atto sui beni un contenzioso. “Visto il ruolo assegnatomi dal tribunale- ha spiegato ancora Vincenzo Speranza- come prima cosa aprirò un conto della custodia. Invierò poi una lettera a tutti i concessionari invitandoli a versare le quote dei canoni dovute entro il 31 gennaio 2019 in questo conto, ripristinando così chiarezza e legalità in attesa che si chiarisca una volta per tutte la titolarità sui beni”. In questi giorni, intanto, non sono mancati i commenti sulla vicenda da parte del gruppo di minoranza del Comune di Santa Marina che si dice ora preoccupato per il futuro degli imprenditori che operano su quei lotti.
Daria Scarpitta