“ Allontana l’ansia di scadenze imminenti appare, oggi, necessario fare un’approfondita analisi del nuovo piano ospedaliero presentato e dove necessario, proporre gli opportuni aggiustamenti andando a rivedere il mantenimento di Unità Operative che, negli anni, hanno guadagnato sul campo stima e apprezzamento per le capacità dimostrate e per i risultati raggiunti “ . E’ quanto scrive il Sindaco di San Giovanni a Piro Ferdinando Palazzo nella lettera con la quale chiede al collega di Sapri Antonio Gentile, in qualità di presidente del comitato dei Sindaci del Distretto Sanitario n°71, di convocare con urgenza il Comitato per discutere quanto previsto per l’ospedale di Sapri. A preoccupare il primo cittadino sangiovannese sono alcuni passaggi del piano che vanno a penalizzare servizi di eccellenza. “ Nel nuovo piano che riconosce l’Immacolata Dea di primo livello – scrive Palazzo – non è riconosciuta ne l’unità operativa di Gastroenterologia ne di emodialisi, nonostante entrambe nel 2018 hanno registrato maggiori incrementi di carichi lavorativi pur non disponendo di posti letto per la degenza. Come noto – continua la missiva – la struttura semplice della gastroenterologia con il nuovo piano ospedaliero è stata abolita mentre si è prevista la creazione ex novo di reparti di neurologia, oculistica ed urologia . Tuttavia – continua il Sindaco di San Giovanni a Piro – dai dati a mia conoscenza, pare che l’unità operativa di Gastroenterologia di Sapri eroga più prestazioni della somma di quelle erogate dalle unita operative di Polla e Vallo della Lucania insieme, che peraltro sono dotate di posto letto “ . Il sindaco Palazzo è preoccupato per le sorti dell’Immacolata per questo ritiene necessario che il piano venga discusso dal comitato dei sindaci del Distretto Sapri-Camerota al fine di valutare se vi sia la necessità di adottare opportuni provvedimenti.
Antonietta Nicodemo