Devono sborsare 10 mila euro dopo che il ricorso sull’incompatibilità di Marcello Ametrano era stato respinto anche dalla Corte d’Appello di Salerno. Ora il capogruppo del M5Stelle di Vallo della Lucania Pietro Miraldi batte cassa per aiutare i promotori dell’azione popolare a rinvenire il denaro necessario. Proprio ieri ha lanciato sui social l’appello agli attivisti e ai portavoce del Movimento perche lo aiutino a farsi carico della somma attraverso una libera donazione mediante bonifico o ricarica postepay. “Serve il contributo di tutti – ha scritto Miraldi- per una giusta causa che ci vede costretti a sborsare 10 mila euro per il ricorso sull’incompatibilità dell’assessore Marcello Ametrano mai discusso per un difetto di notifica”. La vicenda risale al 2017 quando Carlo Ruocco, Lorenzo Lentini e Gabriella Guzzo, attivisti vallesi, si fecero promotori di un’azione popolare presso il tribunale di Vallo della Lucania contro una presunta incompatibilità di Ametrano che rivestiva sia il ruolo di presidente della Yele, società che gestiva i rifiuti a Vallo, che di assessore dello stesso Comune. Il ricorso però venne notificato ad Ametrano fuori tempo massimo, cosa che fu fatta presente dall’avvocato Pasquale D’Angiolillo, difensore di Ametrano, e dunque il ricorso fu dichiarato improcedibile con la condanna per i suoi propositori a pagare le spese processuali, pari in prima battuta a circa 2000 euro. I grillini tentarono poi il tutto per tutto facendo ricorso in Appello ma la Corte salernitana lo respinse accrescendo le spese da sostenere, arrivate a circa 10 mila euro. Di qui ora l’appello ad aiutare i grillini che si erano fatti promotori dell’azione a coprire la somma.
daria scarpitta
le dichiarazioni di Pietro Miraldi consigliere comunale di minoranza di Vallo della Lucania ( M5S )