Primi cittadini riuniti stamane per elaborare una proposta sull’ospedale di Sapri da inviare al Commissario per la sanità in Campania Vincenzo De Luca. Il comitato dei sindaci del distretto Sapri-Camerota, alla presenza del direttore sanitario del presidio Rocco Calabrese, hanno rivisto quanto previsto nel nuovo piano ospedaliero e hanno deciso di chiedere alcuni cambiamenti tenuto conto che esistono ancora margini di movimento in vista dell’adozione dell’atto aziendale. Condivisa da tutti la necessità di operare una redistribuzione dei posti letto che riduca la ventina di posti previsti in Lungodegenza, ritenuta superiore alle necessità del territorio, e pensi invece a destinare 5 posti a Gastroenterologia, a far funzionare Oncologia e Nefrologia con 2 posti letto in day hospital ciascuno, ad incrementare i posti dell’area Chirurgica in modo che da 14 previsti si arrivi a 20, tenuto conto che sono diverse le specialità al suo interno, e a ridurre quelli in Utic da 6 a 4, aumentando di conseguenza a 6 quelli per la Rianimazione. Nelle intenzioni dei sindaci anche chiedere la Struttura Complessa per Ostetricia e Ginecologia, visto che Sapri e Polla sono ricondotte a Strutture Semplici Dipartimentali con un unico primario, mentre Vallo, al momento con numero inferiore di parti, mantiene la Struttura Complessa. In generale comunque i sindaci si sono mostrati d’accordo nel chiedere di puntare sulle assunzioni di personale e sui primari di livello in grado di rendere più attraente l’ospedale, oltre che su investimenti per la struttura stessa e sul potenziamento di alcuni percorsi come l’assistenza domiciliare. Ora tutti questi elementi sviscerati nella giornata di oggi verranno raccolti in un verbale che sarà poi trasmesso alla struttura commissariale perché ne tenga conto nei successivi passaggi per arrivare all’atto aziendale. Con la presa di posizione di oggi da parte dei sindaci arriva la conferma ufficiale, seppure ce ne fosse bisogno, che il piano ospedaliero non è così risolutivo per l’Immacolata come era stato dichiarato in un primo momento. Forse un intervento meno tardivo delle istituzioni locali avrebbe permesso al presidente De Luca di rendersi conto per tempo delle problematiche e di confermare così la sua visita nel Golfo di Policastro, se sono vere le indiscrezioni che vogliono il rinvio determinato da una presa di coscienza da parte di De Luca delle contraddizioni del Piano . Intanto si inviano al Governatore le proposte, in attesa della prossima buona occasione per sottoporgli le tante e altre criticità del territorio.
Daria Scarpitta