Le suore lasciano il Buon Pastore a Sapri. La notizia era nell’aria già da un po’ e i consiglieri di minoranza, Giuseppe Del Medico e Pamela Marino, recatisi a verificarla stamane attraverso un colloquio diretto con la Madre Superiora, hanno finito per scoprire anche gli scenari futuri di questa vicenda, ossia che “alcune cooperative sarebbero già pronte a prendersi la casa”. La vicenda è raccontata dagli stessi consiglieri: “La madre – hanno detto- ci ha confermato che a fine mese lasceranno il buon pastore , dopo che dal mese di ottobre non hanno ricevuto neanche una risposta alle richieste di aiuto inviate al sindaco”. La Madre Generale, infatti, dopo la pec dei mesi scorsi, rimasta senza risposta , h deliberato con il consiglio la cessazione delle loro attività nella città di Sapri a partire dal mese di marzo, e questo dopo più di 50 anni di servizio. Si trasferiranno, con tutti gli anziani, a Capitello. “Tutto questo è gravissimo- ha detto Giuseppe Del Medico- tanto più se ci aggiungiamo che nel corso della nostra visita vi erano due tecnici che effettuavano dei rilievi e alla nostra richiesta di chiarimenti hanno dichiarato di essere stati incaricati dalla cooperativa che deve prendere in gestione il Buon Pastore dopo che le suore andranno via. Questo , che sta avvenendo nel vergognoso silenzio dell’amministrazione comunale- ha continuato il consigliere- offende la memoria del cavaliere Cesarino, mortifica le suore e colpisce la città svendendo un bene a cui ognuno di noi è profondamente legato”. Sapridemocratica ha fatto già sapere che lunedì presenterà un’interrogazione urgente al sindaco e convocherà un incontro pubblico per informare la città. Ma tutta questa vicenda, finisce per avere anche un lato beffardo, se si pensa che solo nel 2016 fu proprio l’attuale sindaco Antonio Gentile , all’epoca all’opposizione, ad attaccare il sindaco di allora Del Medico perché le suore stavano per andare via a causa delle difficoltà a sostenere la loro attività solidale e la casa si stava per trasformare in albergo per anziani. La vicenda venne risolta dopo una serie di difficoltà con il Comune che si impegnò a fare delle ristrutturazioni sulla casa e a garantire del personale anche attraverso il Piano di Zona. Risolutivo fu proprio l’incontro a Roma con la Madre Generale a cui parteciparono, per una volta concordi e insieme, proprio Del Medico e Gentile. Ad oggi, però, non si è proseguito lungo quella linea e le suore ad ottobre sono tornate a chiedere aiuto invano.
Daria Scarpitta