E’ venuto a mancare stamattina all’ospedale di Sapri, Vito Furgione, storico vigile urbano della cittadina. Aveva 83 anni e per il suo ultimo respiro ha scelto proprio le stanze del presidio che lo aveva visto a lungo protagonista come volontario per donare sorrisi e conforto agli ammalati. Cavaliere del lavoro, ha lasciato il segno nel Golfo di Policastro, per i suoi modi gentili e l’ottimismo che traspariva nei suoi saluti e nelle sue attenzioni, identiche per tutti. Il vigile del buonumore e del buongiorno, lo avevano soprannominato gli studenti, a cui, quando era ancora in servizio, rivolgeva sempre di primo mattino il suo benvenuto, rischiarando la giornata. Durante la sua vita ha unito sempre l’umanità, l’attenzione per il sociale, alla dedizione al lavoro. Celebre la sua postazione nelle domeniche estive , quando ancora a Sapri non c’era l’isola pedonale, all’incrocio tra il lungomare e Corso Umberto. Controllava il traffico, ma ne approfittava anche per dispensare informazioni e attirare visitatori nella sua Sapri. Un vigile urbano di altri tempi, insomma, conosciuto non per le multe e per l’inflessibilità, quanto per il desiderio di rendersi utile. E questo suo amore verso il prossimo, lo aveva rivolto verso i più sfortunati. Ogni sera era solito fare il giro degli ammalati ricoverati presso l’ospedale di Sapri. Un compito svolto fino a che le forze glielo hanno concesso. Una parola di affetto ad un anziano solo, un sorriso dispensato senza nulla a pretendere anche verso chi non conosceva, un rendersi disponibile per qualche bisogno, rendevano il suo passaggio una sorta di rituale atteso e propiziatorio per chi non stava bene. Il sorriso di Vito Furgione e le sue parole che uscivano fuori veloci e senza strepiti non verranno mai dimenticati. Oggi la città di Sapri si stringe attorno al suo vigile, cercando di tornargli tutto l’affetto e il calore ricevuto da lui quando era in vita. Le esequie avranno luogo martedì nella Chiesa Madre alle 16.
daria scarpitta