“ Presentare un’ istanza al Comune per l’ accesso agli atti relativi ai lavori di riqualificazione di piazza Plebiscito e chiedere un immediato incontro con il Sindaco Antonio Gentile e agli assessori responsabili del settore commercio, turismo ed economico “ queste sono le prime azioni che i commercianti della storica piazza di Sapri hanno deciso di adottare, prima che venga aperto il cantiere. Domenica scorsa, come previsto, i titolari delle attività in questione si sono riuniti per discutere il progetto di restyling, i cui lavori sono ormai prossimi all’appalto. Il 2 aprile, infatti, scadrà il bando per l’affidamento delle opere. Un intervento da un milione e 600 mila euro. “ L’incontro – spiegano i commercianti in un comunicato stampa – è stato indispensabile per poter analizzare gli interventi che avverranno nella zona interessata. Tutti noi – scrivono – siamo univocamente concordi al rifacimento e all’abbellimento della piazza purchè non vengano penalizzate le attività che vi ruotano attorno “. Dalla discussione sono emerse soprattutto le perplessità relative alle aree di sosta. Secondo il nuovo progetto la piazza sarà interamente pedonabile, e per i commercianti di quell’area storica di Sapri, questa scelta potrebbe rivelarsi dannosa per le proprie attività. “ Noi chiediamo – scrivono nella nota stampa – il mantenimento e il potenziamento dell’area parcheggi “ . Visti i tempi ristretti hanno deciso di chiedere un incontro al Sindaco e agli assessori del settore per un confronto sereno sul futuro di Piazza Plebiscito, e per conoscere bene i contenuti del progetto, i commercianti chiederanno l’accesso agli atti. Insomma, come sempre hanno chiarito, tutti sono d’accordo alla riqualificazione ma la stessa deve avvenire senza creare disagi al tessuto economico che negli anni è maturato in quella parte della Città della Spigolatrice. Alla riunione erano presenti anche l’avvocato Gerardo Bove come consulente dei commercianti della piazza e il presidente dell’Unione Commercianti Sapresi Marianna Petrizzo
Antonietta Nicodemo