Un caso di Tbc non contagiosa ha generato preoccupazioni a Sapri e nei paesi limitrofi. Dall’Asl, però, hanno già assicurato che si tratta di un episodio che non deve suscitare allarmismi perché di fatto nessuna persona è risulta infettata. Il soggetto interessato è un insegnante dell’Istituto Comprensivo Santa Croce di Sapri. L’Unità di prevenzione del locale Distretto Sanitario, pur trattandosi di una tbc non contagiosa è obbligata, da un apposito protocollo, ad eseguire uno screening su chi ha avuto contatti con il docente risultato colpito dal batterio, primi fra tutti i suoi familiari che sono risultati negativi insieme agli oltre 30 alunni di un’altra scuola del Cilento in cui insegnava. Ora il test intradermico di mantoux sta interessando una parte della popolazione scolastica dell’istituto Santa Croce. La prima a sottoporsi al test è stata la dirigente scolastica Paola Migaldi per dimostrare la assoluta partecipazione all’indagine di caso, anche lei è risultata negativa. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra il responsabile dell’unità di prevenzione la dottoressa D’Alvano , il personale scolastico e le famiglie degli alunni che dovranno sottoporsi al test. Nel corso della riunione la dottoressa ha spiegato che il contagio avviene quanto si è a contatto con una soggetto affetto da tbc almeno per otto ore di fila in un ambiente chiuso . Nel caso specifico poi, ha ribadito più volte – si è di fronte ad una persona risultata affetta da tubercolosi non contagiosa “ . Una riunione che, inevitabilmente, ha innescato una serie di interrogativi e seminato preoccupazione anche tra le famiglie e il personale che non dovranno essere sottoposti ad accertamenti. Di qui, la necessità di indire un altro confronto rivolto a chi ha necessità di ottenere chiarimenti in merito. La dottoressa D’Alvano si è resa disponibile ad incontrare gli interessati lunedì prossimo alle 16,30 presso l’aula magna .