Verranno assegnate domani nella sala convegni del Cnr a Roma le Bandiere Blu 2019. Il Cilento punta a confermare tutti e tredici i vessilli dell’anno precedente, e anche i riconoscimenti per gli approdi turistici che sono stati 4 nel 2018. Capaccio – Paestum, Agropoli, Castellabate, Montecorice, San Mauro Cilento, Pollica, Casal Velino, Ascea, Pisciotta, Centola, Ispani, Vibonati, e Sapri i Comuni, già insigniti della Bandiera, che puntano alla riconferma anche per quest’anno. Punto interrogativo c’è soprattutto per il Comune di San Mauro Cilento, che essendo commissariato da tempo, dopo l’inchiesta giudiziaria che ha decapitato l’amministrazione, non si sa se abbia presentato o meno la candidatura per il riconoscimento che è ormai diventato anche un biglietto da visita importante da mostrare ai turisti. Chi esulta già per l’ennesima conferma, proprio a due passi dal Cilento, è Maratea che ha ricevuto l’invito per la cerimonia di domani, segno dell’attribuzione del vessillo, e non lo nasconde. “ E’ la ventitreesima volta – ha detto il sindaco Domenico Cipolla – che Maratea grazie alla sua politica attenta al territorio e alle sue acque, si fregia di questo riconoscimento internazionale. La Fee, la fondazione per l’educazione ambientale che premia ed incoraggia le buone pratiche ambientali, ci assegna una posizione rilevante in questa importante classifica ed è una responsabilità ed uno stimolo per tutta la comunità”. Come sempre stringenti sono i parametri che è necessario rispettare per poter entrare nell’empireo delle località blu, nato nel 1987 e attualmente allargatosi a livello internazionale arrivando ad includere 48 nazioni. L’attenzione all’ambiente, i servizi e le strutture ricettive, l’educazione green, la qualità delle acque, sancita attraverso una serie di campionamenti cadenzati, gli elementi principali a cui guarda la Fee per attribuire la Bandiera, almeno a singole spiagge delle località balneari. Nel Golfo di Policastro a interrompere la lunga scia blu delle bandiere lungo la costa anche quest’anno saranno Camerota, che però con Marina si aggiudica solitamente il premio per l’approdo turistico, San Giovanni a Piro su cui, nonostante l’impegno ambientale e la bellezza della costa, resta il problema depurazione, e Policastro Bussentino.
Daria Scarpitta