Le nostre aspettative influenzano le percezioni e le rendono più veloci. Questa apparentemente semplice acquisizione, che però ha un grande impatto sulle teorie esistenti relative all’elaborazione sensoriale, è frutto di un lungo lavoro di ricerca che vede impegnati i neurobiologi della Stony Brook University di New York con in prima linea anche uno studioso di Policastro Bussentino, Giancarlo La Camera, attualmente Professore associato di Neurobiologia e Comportamento presso l’università statunitense. La Camera, cresciuto nella piccola cittadina a sud di Salerno, dove risiedono tuttora i suoi genitori, si è laureato in Fisica Teorica all’Università La Sapienza di Roma e ha conseguito il dottorato in Neurobiologia all’Università di Berna che gli ha aperto la strada ad una luminosa carriera all’estero portandolo prima all’Istituto Nazionale di Salute Mentale di Bethesda , dove ha svolto ricerche sulla base neurale delle funzioni cognitive, e poi, dal 2011, alla Stony Brook . Qui l’incontro con il professore bresciano Alfredo Fontanini, che, avendo bisogno di individuare quale tipo di rete neurale fosse alla base dei processi da lui esaminati, lo ha cooptato nei suoi studi sul gusto. La Camera si occupa di individuare le basi neurali dei processi sensoriali e cognitivi e con Fontanini si è soffermato ora sull’elaborazione del gusto e il modo in cui questo è influenzato dalle aspettative. Le acquisizioni raggiunte in questo campo, e finite anche su magazine scientifici, potrebbero arrivare a spiegare altri importanti processi cognitivi come l’attenzione e l’apprendimento, riuscendo a svelare qualcosa in più sulla complessità del cervello umano e sui processi decisionali. La storia di Giancarlo la Camera, motivo di lustro per Policastro Bussentino, torna a puntare i riflettori sulle menti eccellenti che pure da questi piccoli luoghi riescono a sbocciare e che l’Italia non riesce a trattenere e tutelare per se stessa e il suo futuro.
Daria Scarpitta