Per la dirigente scolastica del polo liceale Franca Principe arriva la sentenza definitiva per l’incidente a scuola del 2011. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso confermando in questo modo la sentenza di secondo grado. La preside è stata condannata, per lesioni colpose gravi, a un mese di reclusione, pena sospesa, con il beneficio della non menzione nel certificato penale e ad una provvisionale di 15 mila euro. “ E’ una sentenza che deve preoccupare tutti i presidi d’Italia “ afferma con forza l’avvocato Domenico Ciruzzi che per due ore circa ha controbattuto i giudici della Cassazione in difesa della Principe. “ La mia assistista è stata condannata per fatti che sono avvenuti all’interno di un’area dell’edificio che non era nelle competenze della scuola ma della provincia Salerno e in un giorno in cui la stessa si trovava fuori Sapri per presiedeva una commissione d’esame” . I fatti risalgono al 7 luglio di otto anni fa quando, durante gli esami di maturità, lo studente liceale Niccolò De Luca, che già aveva sostenuto le prove, si recò a scuola per assistere all’interrogazione dei compagni. Secondo quanto venuto fuori dai processi, il ragazzo inciampò e finì nel terrazzino. Uno dei lucernai del pavimento non resse al peso: si fondò e lo studente finì a terra nell’atrio dopo un volo di oltre sette metri. Niccolò fu sottoposto a delicati interventi chirurgici e lentamente si riappropriò della sua vita fino a laurearsi. “ Nel corso dei vari processi è venuto fuori chiaramente che il terrazzino non era nelle competenze della scuola ma della Provincia e che quel giorno in cui si verificò l’incidente il lucchetto, con cui era chiusa la porta del terrazzino, fu rimosso da terze persone. La Principe – continua Ciruzzi – è stata condannata per fatti avvenuti all’interno di un’ area dell’edificio di cui non era responsabile e per la disattenzione di altre persone. E’ una sentenza che deve mettere in allerta tutti i dirigenti scolastici. E’ evidente che la Principe non ha alcuna responsabilità in questa vicenda “. Nelle prossime settimane saranno depositate le motivazioni che hanno indotto i Giudice della Corte di Cassazione a rigettare il ricorso, “ solo dopo averle lette – conclude Ciruzzi – decideremo se e come procedere l’azione difensiva. Non escludiamo il ricorso alla Corte Europea “ . Tutt’altra atmosfera dall’altra parte. “ Per quanto ci riguarda – afferma l’avvocato Paolo Nesta che ha difeso la famiglia del ragazzo – è stata fatta giustizia nei confronti di Niccolò “. La Cassazione ha rigettato anche il ricorso di Nicola Iannuzzi, all’epoca dei fatti responsabile della sicurezza del liceo “ Carlo Pisacane “. Come la dirigente scolastica è stato condannato, per lesioni colpose gravi, a un mese di reclusione, pena sospesa, con il beneficio della non menzione nel certificato penale e ad una provvisionale di 15 mila euro. Resta da capire se, a seguito della condanna definitiva, verranno adottati provvedimenti disciplinari nei confronti della preside. Un dirigente molto apprezzato per la sua diligenza e operosità . Dopo quanto accaduto al Pisacane e a sostegno della Principe il mondo della scuola si è mobilitato per chiedere la modifica della legge 81/ 2008, il testo unico sulla sicurezza sul lavoro, che regolamenta anche i compiti dei presidi nell’ambito della sicurezza della scuola, intesa come luogo di lavoro. “ Secondo la legge in vigore – è stato evidenziato durante il processo dalla pubblica accusa – le responsabilità sono del dirigente scolastico “ .
antonietta nicodemo