Toccherà anche il Cilento e il Golfo di Policastro la Marcia Restiamo Umani nata dall’idea di John Mpaliza, cittadino italiano originario del Congo, da 26 anni nel nostro Paese e già noto attivista per i diritti umani e organizzatore di marce per la pace e per i diritti dell’Africa e in particolare della Repubblica democratica del Congo. Il clima di diffidenza e odio che si sta diffondendo anche in Italia dove le questioni migranti e accoglienza sono al centro del dibattito politico, lo hanno convinto ad attraversare tutta l’Italia per portare un messaggio di fratellanza e di solidarietà tra gli uomini tutti. L’ingegnere informatico di mezza età, più noto come “Peace Walking Man”, partirà da Trento il prossimo 20 giugno in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato e grazie al sostegno di numerose associazioni che hanno determinato la nascita di comitati in diverse zone d’Italia unitisi in rete, la Marcia Restiamo Umani sarà un evento nazionale. 4 i percorsi che le consentiranno di toccare tutta Italia. Il primo partirà da Trento e arriverà a Reggio Emilia. Il secondo avrà inizio a Torino per finire sempre a Reggio Emilia. Il terzo sarà Modena-Monterotondo. Il quarto infine, sarà quello dell’Italia Meridionale. Partirà da Lampedusa a settembre per arrivare con il gran finale a Roma in piazza San Pietro il 19 ottobre. Lungo il percorso Mpaliza e il suo gruppo dovranno attraversare anche il Golfo di Policastro e il Cilento. Saranno a Sapri il 1 ottobre per poi ripartire il 2 alla volta di San Severino di Centola. Arriveranno a Pisciotta il 3 per poi toccare Acciaroli il 4. Qui il giorno successivo si metteranno in marcia per toccare Agropoli, da cui poi il 6 ottobre partiranno per Salerno e continuare il percorso fino alla Capitale. “Questa marcia – si legge sul sito dell’evento- vuole essere uno strumento non violento con cui mandare un messaggio chiaro alla politica in generale ed in particolare a chi lucra sulle difficoltà e le insicurezze dei più deboli”La marcia ha attivato anche una raccolta fondi online , il cui ricavato, oltre che per le spese verrà destinato ad un progetto di sostegno alle popolazioni del Mozambico e del Malawi colpite da un terribile ciclone nel marzo scorso.
Daria Scarpitta