Il Riesame ha concesso i domiciliari all’ex assessore di Camerota Rosario Abbate e al commercialista Fernando Cammarano, gli ultimi due ancora in carcere a Fuorni a seguito del blitz del 16 maggio scorso nell’ambito dell’inchiesta Kamaraton. Dopo quasi un mese sono tornati nelle loro abitazioni a Licusati e Camerota, mentre proseguono le indagini sulla vicenda che ha scosso il Comune, delineando una conduzione personalistica dello stesso, fatta di clientele, appalti e nomine pilotate, appropriazioni indebite, insomma uno stato di cose dove la corruzione pervadeva sia l’ambito politico che quello amministrativo della casa comunale. Ora si attende la notifica della conclusione delle indagini e l’avvio delle fasi processuali per questi primi indagati, ma non si escludono ulteriori novità . Nei giorni scorsi infatti sono stati notificati ulteriori 19 avvisi di conclusione indagini per nuovi filoni emersi nel corso delle indagini. La lista degli indagati questa volta comprende ancora i già coinvolti Antonio Troccoli, in qualità di Responsabile dell’Ufficio Affari generali , Ciro Troccoli, Romano e Abbate ma anche i nomi di due ex comandanti della polizia municipale, Antonio Ciociano e Francesco Fiore, del Responsabile Lavori Pubblici del Comune dal 2012 Alessandro Di Rosario,di numerosi vigili urbani, anche stagionali, e di imprenditori locali. A venti giorni dal primo blitz uno nuovo scuote la cittadina. Si parla ancora , tra l’altro, di spese pazze, multe annullate, concessioni demaniali e autorizzazioni illecite. Né finisce qui. Il procuratore Antonio Ricci pare si stia concentrando anche su una presunta fuga di notizie avvenuta mentre gli indagati erano sotto intercettazione. Trema ancora Camerota. Le accuse sono gravi. Anche con l’intervento del Riesame per i primi indagati la situazione è variata di poco. Sono ancora ai domiciliari gli ex sindaci Antonio Romano e Antonio Troccoli, gli ex assessori Ciro Troccoli e Michele Del Duca, a cui si aggiungono Abbate e Cammarano scarcerati grazie alle decisioni del Riesame. Lorenzo Calicchio, dipendente del Comune, è ancora sottoposto al divieto di dimora e all’interdizione dai pubblici uffici. Revocate invece già precedentemente le misure per Bovi, Saggiomo, De Luca, Antonietta Coraggio e Mauro Esposito.
Daria Scarpitta