A Sapri le azioni in difesa dell’ospedale, avviate su più fronti, inciampano anche una minaccia di querela. Il segretario regionale di Cittadinanzattiva della Campania Lorenzo Latella, ha fatto sapere che è stato dato mandato ai legali del movimento di depositare denuncia contro chi ha dichiarato che Cittadinanzattiva non è più un soggetto credibile e vicino ai cittadini in quanto avrebbe ricevuto finanziamenti dalla regione “. A al proposito Latella chiarisce “ che non hanno mai ricevuto fondi pubblici non solo dalla regione ma nemmeno da altri enti intermedi e territoriali”. Le dichiarazioni finite nel mirino del segretario regionale del movimento campano, sono state espresse dal Comitato di Lotta per la tutela dell’ospedale di Sapri. E le ha espresse mentre manifestava la sua solidarietà alla coordinatrice cittadina del Tribunale del Malato Marisa Coppola, dopo essere stata ammonita dal coordinatore locale di Cittadinanzattiva Vincenzo Lovisi per aver aderito al tavolo di crisi a favore del presidio ospedaliero senza consultare il direttivo “ . Abbiamo saputo della denuncia – affermano dal Comitato di Lotta – l’attendiamo con serenità . Se sarà depositata decideremo l’eventuale contromossa “. Nel frattempo la presa di posizione di cittadinanzattiva contro il tribunale del malato, ha suscitato in Città non poche perplessità. Latella ha provato a fare chiarezza anche su questo aspetto : “ Lovisi ha ragione perché Marisa ha sottoscritto un documento senza avere il potere per farlo. Sappiamo bene che ha agito in piena buona fede e con il solo interesse di tutelare i diritti dei cittadini, ma un’associazione ha delle regole ed è giusto che tali scelte vengano assunte dopo attento confronto con il direttivo locale”. Una vicenda che pare destinata ad avere diversi risvolti e che nel frattempo mostra la spaccatura interna al gruppo e la mancanza di dialogo tra Cittadinanzattiva e le sue reti. Altrimenti non si spiega perché la coordinatrice del Tribunale del Malato è stata richiamata all’ordine anche con un comunicato stampa. Per quanto riguarda i problemi veri che riguardano l’ospedale, tutte le parti in agitazione, sono in attesa del 30 giugno. Data in cui, secondo le garanzie dei vertici dell’Asl, dovrebbero arrivare risposte concrete alla richiesta di personale.
antonietta nicodemo