“Pòvere chi càre e cerca aiùte” è il libro di Domenico Del Duca, autore saprese che ha concluso così un lungo lavoro di ricerca, durato anni, che gli ha permesso di raccogliere proverbi, detti e scioglilingua del Basso Cilento. Un patrimonio di cultura e tradizioni che rischiava di andare perduto e che Del Duca ha messo su carta dopo un percorso che lo ha portato a viaggiare tra i tanti paesi del Golfo di Policastro e del Cilento , soprattutto interni. “Conoscere il Cilento è impossibile- ha detto- bisogna entrare a contatto con la gente, la sua generosità, la sua vita e raccogliere quanto viene offerto per comprenderlo nella sua complessità.” Il titolo del libro è il primo proverbio che Del Duca ha sentito da ragazzo e che ha fatto scattare in lui la curiosità di andare a ricercare questi motti. A riferirglielo il padre, a cui il volume è dedicato. All’interno dell’opera ogni detto è tradotto e brevemente commentato, mentre a renderla più vitale e reale ci sono le foto d’epoca, non di paesaggi, ma di persone “perché questo libro- ha detto l’autore – è fatto di persone, di gente che ha vissuto su questo territorio”. Il fine della raccolta è quello di preservare e tramandare tutta questa ricchezza culturale, spingendo le nuove generazioni alla ricerca delle proprie radici e a a riandare indietro coloro che hanno vissuto quegli anni più genuini ma magari lasciati in un cassetto della propria memoria. “Mi piace pensare- ha detto ancora Del Duca- che sia un libro da leggere nelle famiglie riunite. La cosa più bella che mi hanno detto è: “Voglio leggerlo a mio padre” . Questo è il senso. Così il proprio genitore può andare indietro ai suoi tempi”. Il libro di Del Duca, distribuito nelle edicole di zona, è anche un inno al dialetto cilentano. “A me piace parlare in dialetto. grazie al dialetto ho conosciuto persone e risolto problemi all’estero che non altrimenti non avrei potuto. 4 o 5 anni fa in un famosissimo bar del Quebec il titolare sentendo il mio accento, riconobbe la mia provenienza e mi fece un’accoglienza calorosissima. Mai l’avrei immaginato”.
Daria Scarpitta