Si è insediato stamattina in Provincia a Salerno il tavolo tecnico sulla erosione costiera nel Golfo di Policastro. Erano presenti il presidente della Provincia Michele Strianese, i rappresentati dell’Università di Salerno, Dipartimento di Ingegneria Ambientale, il dirigente regionale all’Ambiente Coppola, il dirigente provinciale Ranesi , e per i Comuni interessati, i sindaci di Sapri e Vibonati, quelli “che – ha detto Franco Brusco- hanno subito e subiscono di più gli effetti devastanti prodotti dalla manomissione delle coste dovuta agli interventi episodici che sono stati fatti” . E’ brillata l’assenza degli altri Comuni del Golfo, seppure invitati, soprattutto dopo che l’incontro era stato presentato come l’opportunità di avviare un discorso finalmente comprensoriale sull’erosione, l’unico in grado di risolvere definitivamente il problema. L’assenza è apparsa una risposta evidente alle domande sul perché, a distanza di anni, l’erosione resta ancora una delle grandi tematiche del territorio.
Il tavolo, tuttavia, ha già raggiunto una prima presa d’atto: e cioè che da qui in poi non verranno più rilasciati pareri favorevoli ad opere singole sulla costa, che non abbiano a che fare con l’intervento complessivo sull’area del Golfo di Policastro. Una decisione questa che potrebbe frenare progetti già finanziati e annunciati nei mesi scorsi ad Ispani e Santa Marina. Comunque sia, ora i Comuni del Golfo saranno chiamati a fornire tutti i gli studi e gli elaborati realizzati fino ad ora per convogliarli, con l’ausilio dell’Università, verso una soluzione progettuale unica volta a scongiurare definitivamente la problematica. In attesa di ciò, però, si sta vagliando la possibilità di agire già con un intervento emergenziale, volto ad utilizzare nell’immediato la sabbia accumulata in eccedenza nel corso di questi anni per l’azione frenante determinata da infrastrutture come il Porto a Policastro e la barriera a Capitello per ridistribuirla dove si verifica maggiormente l’erosione. A settembre il tavolo si riunirà di nuovo a Napoli con la partecipazione anche degli organi politici regionali per fare un accordo di programma. “Meglio tardi che mai- ha commentato il sindaco di Vibonati Brusco che, sull’assenza dei colleghi dei Comuni vicini ha detto- scontiamo questi limiti culturali legati alla coltivazione del proprio orticello. La fascia costiera e l’arenile sono un segmento decisivo per rendere il nostro Golfo. Ci auguriamo di recuperare gli assenti. I primi ad essere penalizzati saranno proprio quelli che non partecipano tanto più che ad oggi non verranno rilasciati più pareri favorevoli per realizzare lotti circoscritti ai singoli Comuni”. “ E’ stato un incontro importante – ha detto il sindaco di Sapri Antonio Gentile – perché si è iniziato a parlare a livello comprensoriale. Abbiamo problemi che ci derivano anche dagli interventi dei Comuni vicini, oggi assenti al tavolo. Io, in questa fase di ascolto, ho tenuto a sottolineare l’importanza del problema a Sapri anche dal punto di vista di protezione civile, perché l’erosione da noi non è solo un problema di detriti e balneazione ma riguarda il centro abitato che si trova sulla linea di costa , visto che le abitazioni del lungomare subiscono una sorta di movimenti sismici a causa delle mareggiate.”
Daria Scarpitta