La Chiesa di San Francesco a Vibonati appartiene alla Parrocchia di Sant’Antonio Abate. Ad affermarlo in una lettera al sindaco e ai consiglieri comunali di Vibonati è il presidente del consiglio pastorale Don Martino Romano . Il parroco, nel prendere atto delle determinazioni del consiglio comunale dello scorso 29 luglio con cui la Chiesa veniva donata , ribadisce la proprietà ecclesiastica del bene, facendo riferimento al parere espresso dall’avvocato Elia Rosciano dello scorso 2 agosto che contraddice le conclusioni a cui era giunto pochi giorni prima l’avvocato Marcello Feola e sulle quali era fondata la decisione del consiglio comunale. “L’avvocato Rosciano- scrive nella missiva don Martino- ha sancito la piena legittimità e correttezza dell’attività compiuta dall’allora vescovo di Teggiano-Policastro Mons. Bruno Schettino con l’adozione del decreto del 1989 e quindi la piena ed esclusiva proprietà della Chiesa di San Francesco e delle relative pertinenze alla Parrocchia di Sant’Antonio Abate” . Il fabbricato, che era stato ceduto al Comune dall’amministrazione del fondo per il culto, secondo l’avvocato dunque, è tornato in possesso della Chiesa in base alle leggi 848/1929 e 222/1985che riconoscevano personalità giuridica alle chiese pubbliche aperte al culto e che stabilivano che le esse dovessero essere consegnate all’autorità eccelesiastiche e che “i Comuni proprietari di immobili ex conventuali rilasciassero senza alcuna indennità la parte immobiliare da destinare a rettoria della Chiesa annessa che fosse stata conservata all’esercizio del culto”. Sulla base di tali conclusioni Don Martino ha chiesto al sindaco e ai consiglieri di Vibonati di revocare le delibere che dispongono la concessione in comodato d’uso prima della sacrestia e poi della Chiesa di San Francesco.
Daria Scarpitta