Emergono i primi dati sulla gestione finanziaria del piano di Zona S9. Dopo i punti interrogativi sollevati dalla lettera della Presidente della Commissione Bilancio Donatella D’Agostino e dalla richiesta di accesso agli atti negata all’avvocato Antonio Sofo, lo scorso 31 ottobre la responsabile dell’ufficio finanziario del Comune di Sapri ha fornito un primo riscontro con i dati a sua disposizione in una nota indirizzata alla coordinatrice del piano di Zona S9, al sindaco di Sapri, al revisore dei Conti, ai Comuni del Piano e alla D’Agostino. A renderlo noto è Sapridemocratica in un comunicato in cui definisce allarmante la situazione venuta fuori. Da quanto emerge dai dati estrapolati dai rendiconti finanziari, nel 2017 la differenza tra le entrate riscosse e le spese liquidate risulta in positivo per oltre 500 mila euro, nel 2018 resta positiva per oltre 300 mila euro, seppure accompagnata dalla raccomandazione da parte dell’ufficio ragioneria di eliminare accertamenti che non hanno riscontro nella programmazione accordata e di non effettuare ulteriori impegni sull’annualità 2017. Nel 2019, invece, risulta, al 30 ottobre, un saldo negativo fra entrate e spese di oltre un milione e 200 mila euro. Di fronte a questa situazione Sapridemocratica ha chiesto di conoscere come sono stati spesi i circa sei milioni di euro, frutto della totalità delle spese compiute in questi tre anni e come sono stati suddivisi tra personale, servizi e costi di gestione . Il gruppo di minoranza ha chiesto anche la verifica della qualità dei servizi espletati come previsto dalla convenzione. “La relazione della responsabile del servizio finanziario- si legge nel comunicato- conferma tutte le nostre perplessità sulla gestione del Piano di Zona, preoccupato solo di spendere senza verificare le entrate”. Resta, dunque, ancora acceso il dibattito sulla gestione finanziaria del piano di Zona e domani pomeriggio si riunirà il consiglio comunale a Sapri per decidere tra l’altro dell’approvazione della convenzione tra Comuni che reggerà il Piano per i prossimi 3 anni.
Daria Scarpitta